In piazza Indipendenza fra degrado e proteste
Un piccione morto sotto il porticato di piazza Indipendenza riporta in primo piano la questione degrado dell’agorà principale della città. Molti cittadini hanno notato quello che restava del volatile ieri mattina sulla pavimentazione in cotto veneziano, immagine triste e avvilente di una piazza che non decolla e che ancora sta affrontando i problemi di sempre. Le deiezioni dei piccioni continuano a imbrattare muri e cornicioni, oltre la stessa passeggiata. Un altro problema irrisolto che, nonostante i ripetuti tentativi di allontanarli, continua ad affliggere la piazza. Non ha funzionato il sonar che riproduceva il verso di falchi e altri predatori, non hanno funzionato gli stessi predatori ammaestrati, sperimentazione a suo tempo troppo costosa. I piccioni sono tornati tutti dopo essersi allontanati, ma solo per l’accoppiamento che casomai li ha moltiplicati.
L’erbetta cresciuta sul lastricato in granito baveno era stata un altro segnale. Poi la fontana sempre colma di alghe, con un fondo verdastro che ricorda un canale di campagna e dove qualche buontempone ha ben pensato di far nuotare una carpa qualche mese fa. Insomma, tanti problemi, effettivamente ereditati, come si difende l’amministrazione comunale, dopo i lavori costati oltre 3 milioni di euro. Ma questa piazza bisogna pur rilanciarla, anche se la sola manutenzione costa circa 2 mila euro al mese.
Le attività, intanto, si lamentano e chiedono più eventi per rianimarla. Ci sono comunque dei vincoli ben precisi e non tutto si può organizzare con tanta facilità appuntamenti che poi lasciano il segno, con la necessità di pulire la piazza non più candida come un tempo. Ci sono anche quelli che gettano ancora i mozziconi che si infilano tra le frese e quelli che sfrecciano in bici che sotto il porticato, dove non è consentito.
«Oggi sono in programma molti eventi», dice il sindaco, «per il resto stiamo cercando delle soluzioni per riuscire a migliorarla». La pedonalizzazione ha tolto una parte di cittadini che oggi si è riversata su corso Trentin, tra la Ztl nuova e quella vecchia.
E se verrà allargata anche davanti al duomo, forse piazza Indipendenza perderà ancora gente sulla passeggiata. «Non possiamo lasciare andare in questo modo la piazza», protestano i pochi residenti rimasti, «oggi si vedono passare per lo più stranieri, mentre tanta gente preferisce l’isola pedonale a una piazza fredda. Oltrettutto in centro abita sempre meno gente e questo non aiuta forse perché i prezzi sono troppo alti per abitazioni vecchie».
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