In piazza Carpenedo il lastricato cede ancora
È stato rattoppato, ma per l’ennesima volta sta sprofondando il porfido di piazza Carpenedo, all’altezza dell’edicola e di fronte alla pasticceria Ceccon. Si è ripresentata uguale la necessità di sistemare il lastricato usurato dal passaggio di auto e camion. Dopo le lamentele e gli sbuffi dei residenti, nei punti dove le mattonelle si alzavano e il porfido cedeva, nei mesi scorsi è stato gettato un po’ di asfalto, che evidentemente non ha risolto il problema. Si tratta di un disagio che in questi ultimi anni si è già ripetuto in numerose occasioni. Il porfido sprofondato crea delle vibrazioni al passaggio di auto, camion e autobus, che i residenti non sopportano più. Per gli stessi autisti ogni sobbalzo è un colpo alla schiena.
Eppure la piazza è stata fatta in porfido, lo stesso utilizzato in via Torre Belfredo che per anni ha fatto impazzire abitanti, residenti e pure i commercianti che si erano comperati le lampade alogene che saltavano ad ogni passaggio di un bus. Esercenti e residenti lo hanno detto fino a stancarsi: asfaltare, rifare il fondo una volta per tutte, eliminare i rallentatori, ossia quei salti tra il porfido e la carreggiata, che danno troppo fastidio. Ma il timore è che tutto rimanga così ancora a lungo, soprattutto adesso. E in zona, neanche a dirlo, abitano molti anziani che non alzano la voce, ma davvero non ne possono più.
Di recente il Comune ha stanziato un milione e mezzo per le strade malmesse, tra cui anche per il porfido di piazza Carpenedo, ma non è ben chiaro cosa accadrà. Anche Italgas deve asfaltare alcune strade dove sono stati fatti lavori. Intanto è sempre troppo tardi per il tratto di via San Donà subito dopo la piazza, dove da mesi sono in corso interventi, ma la situazione resta pessima. A lamentarsi anche i residenti del primo tratto di via Pio X. Ma tornando indietro al porfido e al lastricato, sono tanti i sampietrini saltati lungo il marciapiede di viale Garibaldi, così come è malconcio il porfido di fronte al centro Le Barche: più di qualcuno è caduto inciampando nelle mattonelle alzate.
Marta Artico
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