In mille per la certezza della pena

Marcon. Molte le adesioni alla petizione dopo l’aggressione alla vigilessa da parte di un mendicante
Di Marta Artico

MARCON. Ha raggiunto le mille sottoscrizioni la petizione online lanciata su Change.org dal sindaco di Quarto d’Altino Silvia Conte, all’indomani dell’aggressione alla vigilessa del comando di Marcon, mamma e residente nel comune altinate. In tanti in queste ore si stanno collegando al sito, per chiedere al ministro Orlando la “certezza della pena”.

Lo stesso sindaco Conte, si è congratulata per l’allontanamento di James Osaro, il nigeriano 37enne che ha aggredito l’agente il 6 febbraio scorso. «Ho voluto ringraziare personalmente il questore Angelo Sanna e i suoi collaboratori per la pronta risposta alla vicenda del nigeriano che ha aggredito la nostra concittadina», scrive in una nota. «È un segno importante contro la rassegnazione del “non si può fare nulla per cambiare” o peggio della rabbia di “allora facciamoci giustizia da soli”! Ma serve cambiare le norme per garantire certezza della pena a chi delinque: la petizione che ho lanciato qualche ora fa ha già raccolto mille firme, e credo che altre se ne aggiungeranno non solo online ma anche su moduli cartacei che ci stanno chiedendo». In tanti si stanno rivolgendo al comune per portare avanti la petizione. Sull’episodio, torna a riflettere, anche il sindaco di Marcon, Andrea Follini: «Di fronte ad un palese sentimento di ingiustizia, di fronte ad un potenziale allarme sociale, le istituzioni hanno risposto con un importante segnale. Ancora una volta è l’impegno di molti, la sinergia attivata, che si dimostra la carta vincente. Ringrazio il questore e il suo staff, con l’ufficio immigrazione, un grazie speciale agli uomini dell’Arma che si sono accollati la parte più gravosa dell’operazione». Prosegue: «Di questo episodio resta evidente una normativa che non risponde alle esigenze di giustizia. Ma le leggi non sono scolpite sulla pietra, possono e debbono essere migliorate e riviste. E in questo caso, serve davvero. Perché non è accettabile che un operatore di polizia venga picchiato (da un italiano o da uno straniero, poco cambia) e all’apparenza non sia successo nulla. Uno Stato democratico e civile com’è il nostro, non può permettere ciò. Bene quindi le iniziative parlamentari, bene la manifestazione di solidarietà che alcuni cittadini stanno realizzando, bene la petizione al Ministro della Giustizia».

I cittadini stanno organizzando una fiaccolata per il 26 febbraio, aperta a tutti e il più apolitica possibile. Nel frattempo l'amministrazione comunale e l'Arma dei Carabinieri promuovono un incontro con la cittadinanza sul tema della sicurezza in città. Suggerimenti sui comportamenti da tenere, alcuni accorgimenti semplici ma efficaci per prevenire furti o truffe, un confronto sull'importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine. Appuntamento mercoledì alle 20.30 al centro civico di via della Cultura, per un confronto sulle situazioni più “calde” che riguardano Marcon. Si parlerà anche dell’aggressione alla vigilessa. «È giusto parlarne anche in quest’occasione», precisa il sindaco, «per inquadrare quanto è successo, nel modo corretto».

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