In mensa serviti dieci menù. E i buoni pasto non aumentano

VENEZIA. Dieci menu per tutte le esigenze, buoni pasto senza aumenti di prezzo e la possibilità per le famiglie veneziane di scegliere tra una vasta gamma di alimenti nel pieno rispetto della alimentazione dei propri figli.
La Direzione comunale per le Politiche educative ha presentato ieri a Ca’ Farsetti l’offerta per l’autunno e inverno nelle mense scolastiche. Offerta mai così ricca che ha preso in considerazione le linee guida ministeriali e quelle della Regione, le segnalazioni e i suggerimenti dei comitati mensa nelle singole scuole interessate, e tutti quei parametri per mantenere il pieno rispetto di una corretta alimentazione, utilizzando per l’80 per cento dei casi prodotti biologici, e soprattutto garantendo chi ha intolleranze e chi per motivi etici o religiosi non si ciba di determinati prodotti.
«Il Comune coprirà circa il 50 per cento della spesa complessiva, lasciando invariati i costi dei buoni pasto», sottolinea Andrea Ferrazzi, assessore alle Politiche educative. «Pertanto quelli per la scuola dell’infanzia costeranno ancora 3,5 euro singolarmente, mentre il carnet da dieci buoni 33 euro. Per elementari e medie il buono pasto costerà invece 3,75 euro ed il carnet da dieci 35,5. In base al rispetto dei dati Isee saranno 2.389 gli alunni esentati dal pagamento dei buoni».
Un ambito, quest’ultimo, dove già in passato non sono mancati i controlli da parte della Guardia di Finanza per casi di famiglie che hanno fornito dati falsi per usufruire delle agevolazioni, e sul quale il Comune continuerà a vigilare vista la delicatezza della tematica.
Per le sei più frequenti tipologie di mono allergie e intolleranze alimentari, il Comune ha previsto menu privi di latte e derivati; di pomodoro; di uova e derivati; di pesce; di legumi e derivati; di frutta a guscio. Per ogni dieta sono state variate le schede tecniche dei prodotti confezionati, cercando di assicurare la massima varietà possibile ai menu. Diete che, in aggiunta a quelle per la celiachia, consentiranno di offrire un pasto vario e completo al 60 per cento dei bambini che presentano forme allergiche o di intolleranza.
La rotazione del menu invernale sarà fatta invece dopo dieci settimane, dopo cioè una doppia rotazione dell’applicazione dello stesso menu, in modo che gli alunni che non frequentano il tempo pieno possano avere una maggiore scelta.
Tante le novità offerte stavolta: per i primi piatti si va dai tortellini con brodo vegetale al riso al radicchio e pasta alla pizzaiola. Previsti anche gli gnocchi senza glutine al ragù e al pomodoro.
Per i secondi piatti, fesa di maiale al latte, coscia e straccetti di pollo, ma anche il formaggio Asiago Dop nel menu invernale. Tra i contorni vasta scelta tra insalata, bieta al tegame e spinaci filanti al formaggio che hanno preso il posto del tris di verdure cotte, dei fagioli all’uccelletto e della julienne di cappuccio e carote.
Per quanto riguarda i dessert, ecco che lo yogurt viene proposto una sola volta la settimana, alternato alla torta allo yogurt, al pan cioccolato o al budino al cacao che sono risultati più graditi. La novità sarà invece il budino alla vaniglia.
Nel corso dello scorso anno scolastico, il Servizio ristorazione scolastica del Comune ha fatto 241 verifiche, mentre 443 sono state quelle dei Comitati mensa per garantire sempre la massima qualità dell’offerta.
Infine i centri cottura: saranno sette: tre in terraferma, e precisamente ad Asseggiano, Campalto e Quarto d’Altino, due in centro storico a Venezia, uno al Lido e uno a San Pietro in Volta per quanto riguarda Pellestrina.
I tempi di trasporto per servire il centinaio di plessi scolastici saranno comunque sempre brevissimi.
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