In manette per la rapina durante un furto in casa
I carabinieri arrestano due dei "predoni" che rubano nelle abitazioni di Martellago: sono di Marghera, vecchie conoscenze delle forze dell'ordine
Giorgio Soppelsa e Zlatan Jovanovic
MARTELLAGO. I carabinieri della stazione di Martellago hanno arrestato per rapina in abitazione, ricettazione e possesso di strumenti di effrazione in concorso due predoni “nostrani”: Giorgio Soppelsa classe 1955 e Zlatan Jovanovic classe 1996, entrambi di Marghera e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, sorpresi in flagranza del reato di rapina impropria in abitazione a Martellago, a cui hanno aggiunto il possesso di oggetti da scasso e atti ad offendere, nonché la ricettazione.
Da giorni i carabinieri avevano predisposto un rafforzamento dei servizi di controllo del territorio. I carabinieri hanno ricevuto una telefonata con richiesta di aiuto per un furto in corso nella centralissima via Trento di Martellago. Una pattuglia è piombata sul posto in pochi minuti; qui il figlio del padrone di casa, intervenuto a seguito dell’avviso di allarme che gli era giunto sul cellulare, raccontava che aveva sorpreso una coppia di ladri nella casa del padre che avervano scassinato la porta di ingresso e trafugato gli ori di famiglia. I due avevano anche minacciato il giovane brandendo dei grossi cacciaviti e si erano dati alla fuga.
La pattuglia dei carabinieri di Martellago li intercettava poco più avanti mentre tentavano di nascondersi nell’oscurità in un giardino poco distante dall’abitazione appena visitata, arrestandoli con la refurtiva ancora addosso.
La refurtiva e gli attrezzi da scasso che i due avevano ancora addosso
Il bottino recuperato, del valore di qualche migliaio di euro in oro, veniva immediatamente restituito ai proprietari di casa, mentre ai due venivano anche sequestrati oggetti da scasso tra cui i grossi cacciaviti utilizzati per minacciare il giovane, condotta che faceva scattare anche la duplice accusa di rapina impropria e possesso di strumenti atti ad offendere, invece del “semplice” furto.
La successiva perquisizione presso l’abitazione di Marghera di Soppelsa, permetteva di rinvenire altra refurtiva (gioielli vari), sulla quale sono in corso accertamenti per capire la proprietà.
I due, fortemente sospettati di essere una cellula organizzata e ben assortita per la commissione di furti in abitazione, sono stati condotti in caserma e, al termine delle operazioni, accompagnati in carcere a Venezia.
Un altro tentato furto è avvenuto a Mestre, zona Favaro. Una telefonata ha avvertito il 112 di un furto in atto in una casa.
La centrale operativa della compagnia carabinieri di Mestre inviava due pattuglie a Campalto ove era stato segnalato un altro furto in atto in un’abitazione. Sul posto i militari della stazione di Favaro e del 4° Battaglione Veneto hanno intercettato la vettura dei predoni in fuga, ingaggiando un lungo e concitato inseguimento costringendo i ladri ad abbandonare il veicolo e scappare tra i campi. Sulla vettura recuperata sulla quale sono in corso accertamenti i carabinieri hanno rinvenuto attrezzi da scasso e passamontagna.
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