In giro per le calli di Venezia con il cingolato
Non bastavano le auto. Ora un'impresa ha trovato il modo di abbassare i costi di manodopera: trasporto degli attrezzi con un "bobcat". Senza badare ai segni lasciati dai cingoli sui masegni

Il cingolato fotografato a Santa Marta
VENEZIA. Non bastavano le auto in giro per le calli e le fondamenta. Ora c'è addirittura un trattorino cingolato che viene usato per i trasporti di materiale in modo da risparmiare sulla manodopera. Succeede a Venezia dove ovviamente qualsiasi veicolo è vietato, figurarsi quelli con i cingoli.
Ma da Santa Marta arriva la foto che vedete qui sopra inviataci da una nostra lettrice. L’ha scattata un suo conoscente che l'ha postata sul web. Questa mattina un’impresa edile ha pensato male di tagliare i costi della manodopera facendo trasportare i materiali a un proprio operaio a bordo di un bobcat cingolato che “segnava” i masegni della calle con i cingoli. Il tutto per trainare un sollevatore a ruote in acciaio (anche questo vietato) con sopra i materiali.
Immediate le proteste degli abitanti ma l’addetto alla guida del mezzo ha spiegato di non essere italiano e di non capire bene. Poi ha proseguito tranquillo.
«Può anche essere un’impresa con tanti stranieri ma le regole vanno seguite lo stesso e fatte rispettare», dicono i residenti, «speriamo che i vigili si facciano vivi e multino questa gente e anche il veneziano che l’ha chiamata e che dovrebbe controllare. Oltretutto questa è anche concorrenza sleale verso le imprese che le regole le rispettano, quindi speriamo che i colleghi dell'imprenditore segnalino quello che è solo un comportamento da "furbetto" che lede i diritti di tutti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video