In duemila per dire addio ad Allegra

Il rito nel santuario della Madonna della Navicella celebrato dal vescovo Tessarollo con una decina di sacerdoti

SOTTOMARINA. In duemila per l’ultimo saluto ad Allegra Boscolo Moretto, la giovane di 18 anni morta domenica notte dopo aver perso il controllo della Vespa che stava guidando sul Lungomare. Il santuario della Madonna della Navicella non è riuscito ieri mattina a contenere la folla di parenti e amici che sono accorsi per unirsi alla famiglia nel momento straziante dell’addio. Tantissime le persone in piedi e quelle costrette a seguire la cerimonia dall’esterno, stipate sulle porte per poter comunque partecipare.

A celebrare il rito funebre il vescovo di Chioggia, monsignor Adriano Tessarollo, assieme a una decina di sacerdoti che hanno voluto testimoniare il dolore di tutta la città per una perdita così grande. Difficile trovare le parole giuste per tentare di dare conforto a una famiglia distrutta, al papà Gianni, alla mamma Palmira e al fratello Riccardo, se non ricorrendo alla forza della fede. «È incomprensibile una tragedia così grande», spiega monsignor Tessarollo nell’omelia, «avremmo voluto tutti che la parentesi di Allegra in questo mondo fosse più lunga, ma nel suo sorriso, nell’amore che ci ha dato, in quello che ha condiviso con ognuno di noi, occorre trovare la forza per andare avanti, nella certezza che un giorno potremmo stare di nuovo con lei. Il Vangelo di Giovanni ci dice che Gesù ha chiesto al Padre di avere con sé “tutti quelli che Mi hai dato”. Questo ci dà la certezza che per ognuno di noi ci sarà un posto accanto a Lui. Nel giorno della Pasqua di Allegra dobbiamo tutti avere fede nella Resurrezione».

Tantissimi i giovani presenti nel santuario, coetanei di Allegra e del fratello Riccardo, di un anno più grande. Compagni del liceo, amici del tempo libero, anche semplici conoscenti sconvolti da una tragedia che ha scosso profondamente tutta la città. In chiesa anche tanti politici e imprenditori, colleghi di lavoro del papà Gianni che è socio dello stabilimento balneare Bagni Lungomare e che gestisce un’agenzia immobiliare, con molti ruoli sindacali in associazioni turistiche. «Anche la Madonna non voleva staccarsi da suo Figlio», ricorda il vescovo, «anche per Lei il dolore della crocefissione, della flagellazione e della morte è stato tremendo. Lei ha accompagnato il Figlio fino al Sepolcro con lo stesso dolore che ogni genitore prova nel distacco dal figlio. A Lei affidiamo Allegra, alle sue braccia perché riesca a dare la forza ai genitori e al fratello per superare questo momento». Anche nel canto finale dedicato alla Madonna della Navicella, il coro della parrocchia e un soprano hanno ribadito l’intenzione di affidare la giovane Allegra alle braccia della Madonna. Un canto accompagnato dalle lacrime di tutta la chiesa che dopo la benedizione si è diretta in corteo verso la bara per un ultimo bacio alla foto di Allegra, ritratta come sempre sorridente e solare, e per un abbraccio ai familiari. Accanto a loro anche i genitori dell’altra ragazza, V. B. L., che sedeva dietro a Allegra, rimasta ferita in modo grave, ma non in pericolo di vita.

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