In duemila hanno aderito al Controllo del vicinato
Sarà una mappa con tutti i luoghi più colpiti dai ladri a permettere di studiare un sistema di sicurezza per la città e il territorio. Il Controllo di vicinato cresce e si modernizza con nuove sezioni sul sito che permettano ai cittadini di interagire e segnalare situazioni di pericolo anche ai fini di uno studio. Al centro culturale, oltre 300 persone all’incontro organizzato dal controllo del vicinato ora riconosciuto dalla prefettura.
Novità assoluta, la “ladro-map”, mappatura georeferenziata delle aree dove si sono registrati più furti. «Ringrazio i cittadini che collaborano a questo progetto promosso dall’amministrazione», ha detto il sindaco Andrea Cereser, «è un onore che San Donà abbia fatto scuola. Ora il Controllo del vicinato nella Città metropolitana di Venezia è attivo in 18 comuni su 44 coinvolgendo 4.900 famiglie. E tutti hanno seguito l’esempio di San Donà».
In città sono circa duemila gli aderenti e in Italia il progetto coinvolge 16mila famiglie in 361 Comuni. Il capitano Dario Russo, comandante della compagnia dei carabinieri di San Donà, ha parlato di sicurezza come diritti dei cittadini e anche dovere, nel senso che è fondamentale la collaborazione con le forze di polizia. Poi ha parlato delle truffe, soprattutto agli anziani, ricordando di chiamare sempre il 112 dei carabinieri per ogni dubbio o sentore di un crimine che sta per essere commesso o è già stato consumato.
La ricercatrice Francesca Zanutto, ha illustrato la suddivisione del territorio sandonatese tra i vari gruppi del Controllo del vicinato che si sta allargando anche al centro cittadini oltre che alle frazioni. Il nuovo sito del controllo del vicinato sandonatese (www.cdvsandonadipiave.it) in quattro mesi dalla sua apertura ha registrato 29 mila visitatori e oltre 50 mila visualizzazioni. E proprio sul sito ha trovato posto tra le sezioni la ladro-map.
«È data la possibilità di segnalare, su una mappa georeferenziata, gli eventi delittuosi subiti, prevedendo un form per fornire in maniera semplice e immediata i dettagli», spiega il referente del controllo del vicinato, Walter Codognotto, «la mappa non è pubblica e non sostituisce la denuncia all’autorità giudiziaria, ma può costituire un supporto immediato per le forze dell’ordine per una mappatura delle zone più a rischio».
Giovanni Cagnassi
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