In duecento per mantenere pubblica Poveglia
Duecento cittadini mercoledì sera sono arrivati all’«Associazione Canottieri Giudecca» per ascoltare il piano per comprare Poveglia, spiegato per la prima volta al pubblico dai giudecchini che hanno lanciato la proposta provocatoria di partecipare all’asta. In molti sono rimasti fuori, tanto che si è dovuto fare un bis per non escludere nessuno. «Siamo un gruppo di pazzi che si sono stufati che tutte le isole più belle diventino alberghi», ha esordito Andrea Barina, tra i primi “consapevoli visionari”», «e dopo aver visto nel bando del Demanio che i vincoli non erano così impossibili, abbiamo deciso di provarci davvero». Gli ultimi avventurosi che si sono inoltrati nell’isola hanno fotografato un luogo dove la natura ha preso decisamente il sopravvento, a partire dalle radici che hanno interamente ricoperto gli edifici come una seconda pelle. Mentre le immagini scorrevano su una parete mostrando il cuore dell’isola, il gruppo ha illustrato il piano di lavoro senza che volasse una mosca. A breve si dovrà ultimare la stesura dello statuto dell’associazione che permetterà di partire definitivamente con la raccolta fondi. I punti messi in evidenza sono: rispettare le quattro regole base (vedi FB “Poveglia per tutti”) per garantire che la gestione sia sempre democratica e partecipare ai quattro gruppi di lavoro sugli aspetti legali e promozionali del progetto, sull’analisi tecnica di destinazione d’uso degli immobili e sugli studi di fattibilità. Siccome il tempo stringe il modo più rapido per restituire in caso di perdita i soldi, è via conto corrente, versando 19 euro di iscrizione all’associazione e 80 di donazione straordinaria (chi vuole può versare di più ma questo non implica l’avere più spazio decisionale). Se non si vince si perde solo la tessera di iscrizione. L’Associazione Poveglia andrà a spiegare il progetto «99 euro per 99 anni» in tutta Venezia. Info associazionepoveglia@gmail.com (v.m.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia