«In due su 26 metri quadri ma paghiamo per quattro»

Bibione. Stangata Tares per i proprietari di seconde case: aumento del 50% La rabbia di un mestrino contro il Comune: «Siamo penalizzati ingiustamente»
Di Rosario Padovano

BIBIONE. Dopo la tassa di soggiorno per i vacanzieri di Bibione arriva la stangata sulla Tares. A un lettore residente a Mestre, Giuseppe La Naia, è giunta la bolletta Tares, aumentata del 50% rispetto all’anno precedente. Secondo La Naia la delibera presuppone che un appartamento come il suo, di 26 metri quadrati, possa ospitare un minimo di quattro persone. E infatti la Tares si applica tenendo conto dei consumi degli occupanti. Quando all’indirizzo di La Naia a Mestre è pervenuto l’avviso di pagamento della Tares, 175 euro contro i 115 euro dell’anno precedente, non ci ha visto più e si è procurato il testo della delibera. «Peccato», sottolinea La Naia, «che nel mio appartamento in via Podgora 94 va a villeggiare la mia famiglia che è composta da me e mia moglie». La Naia sta pensando anche di andare, per l’estate 2014, a soggiornare in una località diversa da Bibione. «Ho svolto gli approfondimenti con diverse telefonate e così ho scoperto i motivi della stangata», riferisce il turista, «la delibera numero 56 datata “11 luglio 2013” presume all’articolo 9 che, indipendentemente dai metri quadrati, gli appartamenti dei non residenti vengano considerati occupati da 4 persone. Questa, oltre a essere fuori dalla grazia di Dio, è una decisione assolutamente illegale e illegittima. Io mi chiedo come si sia potuta approvare una tale delibera». La Naia il 2 dicembre scorso ha fatto pervenire all’Ufficio tributi di San Michele la richiesta di rettifica sul bollettino Tares, specificando con un autocertificazione che in quel mini appartamento soggiornano solo due persone, cioè lui e la moglie. Il 12 dicembre, tramite raccomandata, è arrivata la risposta del Comune di San Michele, a firma di Anna Maria Zoppè, dirigente del settore economico finanziario. «L’Amministrazione», si legge nella risposta del Comune, «ha definito le tariffe Tares calcolando il rifiuto in base a tariffe commisurate alla qualità e quantità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie. Le tariffe Tares sono determinate a copertura integrale dei costi previsti dal piano finanziario del servizio di gestione rifiuti urbani e sono articolare in fasce di utenza domestica: una parte fissa riferita ai metri quadrati dell’immobile e una parte variabile, riferita al numero componenti nucleo familiare; per le abitazioni tenute a disposizione è stato necessario definire il numero di occupanti assegnati: la determinazione del numero di componenti del nucleo che non risiede a San Michele comporta il superamento del criterio del nucleo familiare anagrafico, a favore di un criterio razionale, fondato sull’analisi dei dati relativi alle presenze turistiche negli alloggi privati”. Questa risposta è stata giudicata “ipocrita” da Giuseppe La Naia, turista che dagli anni 80 alloggia a Bibione, non in compagnia di un esercito, ma solo di sua moglie.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia