In due giorni usciti dall’ex base 87 migranti

I posti sono stati già rioccupati. In questo momento gli stranieri ospitati nel centro sono quasi 1400
Interpress/Mazzega Venezia, 02.01.2017.- Il nuovo Prefetto di Venezia Carlo Boffi
Interpress/Mazzega Venezia, 02.01.2017.- Il nuovo Prefetto di Venezia Carlo Boffi
La situazione sul fronte migranti torna ad essere incandescente. Le sistemazioni trovate dalla Prefettura di Venezia hanno il valore di una goccia di acqua nel mare. Nonostante l’impegno del Prefetto.


Ieri sono stati assegnati i 911 posti per l’ospitalità di altrettanti profughi fino al 31 dicembre. I posto individuati grazie all’appalto erano 973, ma 62 non sono stati resi disponibili perché o sindaci dei comuni dove erano stati individuati hanno detto no al loro arrivo. Comunque si tratta di comuni che già ospitano richiedenti asilo per motivi umanitari in strutture gestite da privati. Tra ieri e oggi usciranno dalla struttura di Cona 87 ospiti sistemati in diverse parti del Veneto. Ma questi migranti sono stati rimpiazzati, ben presto, da quelli arrivati nei gironi scorsi ne assegnati alla provincia di Venezia.


In questo momento nella ex base militare di Conetta sono ospitati 1400 migranti. A gennaio quando morì la giovane immigrata e in seguito scoppiarono delle forti proteste con il blocco degli accessi e gli operatori della cooperativa sequestrati, all’interno c’erano oltre 1500 stranieri. Poi, con un lavoro di mediazione del Prefetto Carlo Boffi, rivolto soprattutto ai vari comuni, e una nuova strategia di
turn over
degli ospiti in entrata e in uscita, la presenza in struttura ha cominciato a diminuire. E alla fine nella struttura i presenti erano scesi, di poco, sotto i 1300. Un miglioramento delle condizioni di vivibilità, quindi, durato poco anche se la situazione non è quella di un anno fa, soprattutto grazie ad alcuni interventi alle strutture e ai servizi che hanno migliorato posti letto e bagni.


I numeri dei nuovi arrivi sulle nostre coste, comunque, fanno impressione e a breve avranno ripercussioni anche sul Veneto. Questa settimana a fronte dell’arrivo, tra Sicilia e Calabria, di 8500 profughi, al Veneto ne sono stati assegnati 450. Sono stati divisi, la maggior parte nelle provincie di Venezia, Padova, Verona, Treviso e Vicenza. Questa la situazione a ieri.


Va tenuto conto ora che negli ultimi due giorni nei porti del sud Italia ne sono stati sbarcati 12.000. Inevitabile che tutti questi non resteranno al sud. Ieri il prefetto Carlo Boffi si è detto preoccupato della situazione che si sta venendo a creare, anche perché difficilmente riuscirà a trovare altri posti e altre strutture. Ma come lui lo sono anche i suoi colleghi della altre province.


Carlo Mion


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