In dieci anni spariti 90 negozi «Reagiamo per rivitalizzarli»

Il Comune di Mira lancia un piano per riaprire le vetrine rimaste sfitte in centro “Temporary shop” e distretto del commercio oltre a sgravi da imposte locali 

MIRA. In 10 anni nel centro di Mira e Oriago un terzo dei negozi ha chiuso. Ora sui 300 iniziali, ne sono attivi solo 210, mentre ne restano sfitti 90. Questi i dati davvero pesantissimi che arrivano dal Comune di Mira, che ha appena compiuto un censimento delle “vetrine vuote”. L’ente locale ora invita i proprietari dei negozi sfitti a confrontarsi per rilanciare il centro e far decollare il “Distretto del Commercio” anche con fondi regionali.

Fra le idee quella di usare gli spazi sfitti come “Temporary shop” cioè spazi in cui le attività artigianali o commerciali possono cambiare durante i periodi dell’anno. «È la prima volta», spiega l’assessora Vanna Baldan, «che viene fatto questo censimento. A Oriago, Mira Porte e Mira Taglio sono sfitti i fondi di 90 attività commerciali mentre ne sono attive 210. Vogliamo invitare tutti i proprietari di questi negozi perché si mettano in contatto con noi e partecipino ad un confronto su alcune soluzioni che abbiamo in mente per aiutarli».

Fra le soluzioni che sono sul tavolo, per risalire la china di quella che è una vera desertificazione dei servizi e favorire il ritorno di negozi di prossimità, ci sono anche quelle classiche come lo sgravio delle tasse su rifiuti e la regolamentazione delle aree parcheggi ora che anche i centri commerciali cominciano a dare forti segnali di difficoltà. Giovedì ad esempio ha chiuso definitivamente il Maxì Family ad Oriago.

«Il Comune», dice Vanna Baldan, «si è attivato anche per regolamentare la situazione dei parcheggi e per la rigenerazione del centro, grazie anche al progetto del nuovo distretto sanitario. Tutti segnali di una grande attenzione che stiamo dedicando al mondo del commercio perché si tratta di servizi al cittadino e della vita stessa della nostra comunità».

Per il presidente di Confesercenti della Riviera, Enrico Zarotti: «Le soluzioni a cui stiamo lavorando con l’assessore Baldan come i negozi temporanei o saloni di artisti e artigiani, hanno ovviamente la necessità, per coinvolgere con efficacia le attività e i proprietari, anche di contributi ad hoc».

L’invito ai proprietari dei negozi è emerso nel corso dell’ultimo tavolo di coordinamento del Distretto del Commercio, che ha il Comune come capofila e comprende Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Pro Loco, San Servolo srl, Consorzio di Promozione Turistica Città d’Arte del Veneto, La Piccionaia SCS, Bareato, Mizar, Renna, Co. De. Mi e il Ciset.

I proprietari di immobili sfitti ad uso commerciale e direzionale sono invitati a contattare il Comune email: suap@comune. mira. ve. it, comune. mira. ve@pecveneto. it o via posta tradizionale all’indirizzo Comune di Mira, Suap, Piazza IX Martiri 3, Mira. 


 

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