In dieci anni 200 mila screening

Il bilancio dell’Asl 13. Montaguti: «La cultura della prevenzione è consolidata»

MIRANO. Duecentomila visite in dieci anni di screening. È ora di bilanci per l’Asl 13 e il risultato è sorprendente: sono i numeri a rivelare che la prevenzione tra Miranese e Riviera è l’arma vincente per combattere il cancro.

Lo testimoniano i dati relativi agli screening mammografici, citologici e del colon retto avviati dall’Asl 13 nell’ultimo decennio. Nei 17 comuni che fanno capo all’azienda sanitaria, il Dipartimento di prevenzione ha promosso in questi anni esami oncologici gratuiti per 42 mila donne dai 50 ai 74 anni di età per lo screening mammografico, circa 67 mila uomini e donne dai 50 ai 69 anni per quello del colon e 78 mila donne dai 25 ai 64 anni per il citologico.

Nel 2013, in particolare, si contano 15.135 mammografie, 18.036 esami delle feci, 8.525 pap test, avvicinandosi alla percentuale di adesione prevista dalla Regione: 82,2% per il mammografico, 66,7% per il colon e 57,7% per il citologico.

«Siamo soddisfatti del risultato», dichiara Adriana Montaguti, responsabile degli screening oncologici dell’Asl 13, «soprattutto perché dimostra come in questo territorio si sia formata, negli anni, una vera cultura alla prevenzione. Infatti non solo abbiamo una buona adesione agli screening per i cosiddetti “primi inviti”, ma ottimo è pure il dato di fidelizzazione (91% per il mammografico, 85% per il colon e 74% per il citologico) che dimostra come le persone che hanno già provato questo tipo di servizio, lo abbiano gradito a tal punto da attendere l’invito successivo per eseguire l’esame di prevenzione».

Lo screening si rivela fondamentale nella diagnosi precoce e a dimostrarlo sono i numeri. Per quanto riguarda lo screening mammografico, nel 2013, ben 940 donne sono state invitate a eseguire approfondimenti dopo la mammografia, grazie ai quali sono stati diagnosticati 80 tumori.

Per il colon retto, gli approfondimenti di secondo livello hanno riguardato circa mille persone, individuando 12 carcinomi, 53 adenomi avanzati, 90 adenomi a rischio intermedio e 142 a basso rischio. Infine, per lo screening citologico, ben 1125 donne hanno eseguito approfondimenti per cui sono state individuate 14 lesioni pretumorali importanti.

«Gli ottimi risultati del nostro Dipartimento di prevenzione», spiega il direttore generale dell’Asl 13 Gino Gumirato, «sono riscontrabili anche dalla riduzione di mortalità per tumore, che è calata del 10% e che, secondo le nostre previsioni, continuerà a scendere ancora».

Filippo De Gaspari

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