In crescita nel Veneziano le donazioni di organi

La sensibilizzazione dell’Aido nelle scuole (4.600 studenti) sta dando i suoi frutti Raccolte 350 manifestazioni di interesse. Il caso virtuoso dell’8 Marzo di Mirano
Di Simone Bianchi

Crescono le donazioni di organi e tessuti sul territorio provinciale e in ambito regionale vale altrettanto sotto il profilo dei trapianti eseguiti. Il lavoro di sensibilizzazione e informazione compiuto dall’Aido (Associazione italiana donatori organi) sta dando insomma i suoi frutti e si concretizza nel presente ma anche in ottica futura.

Ne è testimonianza il progetto “Donarsi oltre ogni confine” che l’associazione ha presentato ieri dopo aver contattato migliaia di studenti dell’intera provincia e le rispettive famiglie. E nel fine settimana appuntamento con la Giornata nazionale dell’Aido con la possibilità di acquistare una piantina di authurium: il contributo versato da ogni acquirente sarà utile per la ricerca in questo settore.

Donazioni. Dal primo gennaio al 31 agosto sono stati finora, in provincia di Venezia, 175 i donatori di tessuti, con prelievo avvenuto dopo il decesso. Sono invece stati 17 gli accertamenti e 10 gli effettivi donatori di organi. Complessivamente 65 i donatori di tessuti, in vita, per quel che riguarda teste di femore oppure safene. Questi risultati sono stati definiti ottimi dagli addetti ai lavori dell’ospedale di Mestre, ma va tenuto conto che in Veneto i trapianti stanno facendo registrare numeri altrettanto soddisfacenti. Nei primi otto mesi dell’anno si parla infatti di 167 trapianti di rene, 19 di cuori, 77 di fegato, 5 di pancreas e 17 di polmone per un totale di 278 innesti.

Progetto. Andare nelle scuole a sensibilizzare i giovani è una missione a cui l’Aido non si sottrae e anzi coltiva con impegno. Con il finanziamento e supporto del Centro servizi per il volontariato e la collaborazione delle Asl provinciali, si è concretizzato “Donare oltre ogni confine”, iniziativa che nello scorso anno scolastico ha visto coinvolti oltre 4.600 alunni della provincia, suddivisi in 207 classi e con quasi 300 insegnanti contattati.

Si sono attivati 11 gruppi Aido per 246 ore di intervento nelle scuole elementari, medie e superiori.

Esiti. «Promuovere la cultura della donazione tra i più giovani è un aspetto fondamentale», sottolinea Flavia Petrin, presidente provinciale di Aido. «Abbiamo visto le diverse reazioni e gli approcci da seguire a seconda del diverso ordine scolastico che incontravamo. Ma alla fine è stato prezioso, perché poi gli studenti hanno portato nelle loro famiglie questo delicato argomento».

Sono stati distribuiti test ad hoc e poi i genitori hanno potuto riflettere sulla problematica, con le donne che si sono dimostrate più sensibili all’argomento. Sono state raccolte 350 manifestazioni di interesse e molti nuovi volontari si sono fatti avanti, anche tra i più giovani.

E se grande interesse a proseguire su questa linea è stata manifestata dallo stesso direttore del Centro servizi per il volontariato, Paolo Vianello, Luca Scarpa, docente all’Istituto 8 Marzo-Lorenz di Mirano osserva: «Da anni nella nostra scuola abbiamo un gruppo di lavoro sulla salute, con un percorso che porta i giovani ad aprirsi sul tema della donazione in collaborazione con Avis, Admo e Aido. Sono gli stessi ragazzi che, a un certo punto, si fanno avanti per avere informazioni o per iscriversi alle associazioni».

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