«In Comune spaliamo letame»

Ospite a una festa del M5S Maniero spara a zero contro le giunte precedenti. L’ex Solimini: lo denuncio

MIRA. «Quando abbiamo vinto le elezioni nel Comune di Mira è come se fossimo entrati in una stanza chiusa da 63 anni. Ora stiamo facendo un lavoro umile, stiamo spalando letame».

A dirlo ad una festa del Movimento 5 Stelle, tenutasi nel weekend a Castello d’Argile in provincia di Bologna, è stato il sindaco di Mira Alvise Maniero. Il primo cittadino ne ha per tutti ed elenca nel dettaglio le magagne dell’ente che amministra. Il video, che ne registra le dichiarazioni fra le forze politiche e le associazioni miresi, è diventato virale. L’ex sindaco di Mira Luigi Solimini annuncia: «Lo denuncio».

«Quando sono arrivato», afferma il sindaco, «ho trovato un sistema di comunicazione delle emergenze fatto con gli sms che costava 13 mila euro. Esisteva una linea telefonica, mai aggiornata dagli anni Ottanta, che costava ben 38 mila euro l’anno. Nessuno si era mai sognato di tagliarla. Durante l’ultima amministrazione c’era un portavoce del sindaco che costava 46 mila euro l’anno. Quasi più del sindaco».

Maniero si scaglia contro il personale del Comune che a suo avviso rema contro. «È difficile amministrare», chiosa il sindaco, «quando la macchina amministrativa per 63 anni ha seguito logiche politiche ben precise. In municipio ci sono tre coppie di fratelli negli stessi uffici. Le decisioni non le prendono gli amministratori, ma i funzionari . Dal 1992 gli amministratori, di loro iniziativa, non possono comprare nemmeno una penna. Nonostante questo, di risultati ne abbiamo ottenuti».

Maniero parte con l’elenco delle cose fatte e dei risultati ottenuti. «Abbiamo ampliato l’orario delle biblioteche, nonostante il personale non sia stato certo aumentato. Abbiamo ridotto il numero dei dirigenti risparmiando. Abbiamo ridotto le rette degli asili e stiamo reperendo risorse ogni giorno per affrontare le emergenze del territorio».

Il sindaco poi ha snocciolatole battaglie fatte a livello sovracomunale contro la Romea Commerciale e lo scavo del Canale Contorta. «Siamo stati gli unici in sede di Comitatone», continua, «a votare no allo scavo del Contorta. Siamo stati presi per matti ora tutti hanno sposato la nostra linea. Su questo c’è una battaglia a livello internazionale. Si pensi poi alla Romea Commerciale, che distruggerà i territori e per la quale si vogliono spendere 10 miliardi».

Le dichiarazioni del sindaco Maniero hanno sollevato però critiche feroci. Durissima quella dell’ex sindaco Luigi Solimini: «Maniero ora ha un compito: dimostrare di quale letame sta parlando», dichiara Solimini. Parlare di letame quando si amministra, ha una accezione chiara, si intende malaffare. Non ho mai operato come amministratore in modo disonesto: queste parole mi offendono nella dignità di persona ed ex amministratore. Ascolterò tutti gli altri ex amministratori per fare una azione legale comune di denuncia alla magistratura per diffamazione».

La prende in maniera ironica, invece, l’altro ex sindaco Roberto Marcato, ora consigliere comunale di opposizione. «Si dice che sopra il letame», risponde Marcato, «nascano i fiori. Non mi sembra che questo stia succedendo con l’amministrazione Maniero che fa solo chiacchere e zero risultati».

Infine l’ex consigliere comunale Fabio Zanchetta, esponente del gruppo “Governare Mira”: «Invito i militanti ingenui del Movimento 5 Stelle in Italia e in Riviera», afferma Zanchetta, «a credere meno alle panzane che racconta questo signorino dalla parlantina eloquente. Dietro alla lingua sciolta e all’eloquio fluente c’è il nulla. Risultati zero su tutta la linea».

Alessandro Abbadir

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