In coda per vedere i serial killer
JESOLO. Weekend con il killer. È già invasione alla mostra del Lido di Jesolo per vedere storie e reperti dei più celebri serial killer della storia. La mostra, organizzata dal Tropicarium Park, che segue il successo della mostra “cult” Real Bodies, i corpi plastinati da 300 mila presenza in due anni, non delude le aspettative. Le code nella nebbia fitta di Santo Stefano si sono formate già dalle 10 del mattino. Nel pomeriggio i visitatori avevano già superato quota duemila. Nuovo materiale per gli psicologi, visto che c'erano tante donne e addirittura famiglie con bambini.
«Vietato entrare armati alla mostra Serial Killer», si legge all’entrata, con tanto di perquisizioni e metaldetector nel caso qualcuno si sognasse di imitare i protagonisti silenziosi della mostra. Era tra le precauzioni adottate dalla direzione alla vigilia dell'inaugurazione. La scelta di impedire l'introduzione delle armi è una misura di sicurezza e prevenzione in più, associata a un servizio d'ordine che all'ingresso verificherà l'applicazione dei divieti controllando il flusso dei visitatori col metaldetector.
La mostra arriva da Londra. Installato nei giorni scorsi l'enorme striscione di 50x8 metri per una superficie di 400 mq che ricopre la facciata della sede espositiva al civico di via Aquileia 123, di fronte al Pala Arrex. Forte impatto sulla facciata bianca a chiazze vermiglie di sangue della mostra con le gigantografie dei volti di celebri serial killer passati alla storia come l'italiana Leonarda Cianciulli, Ed Gein, Ted Bundy, Andrei Chikatilo, Jesse Pomeroy, Jack lo squartatore, ma anche icone di vere e proprie organizzazioni dedite all’omicidio seriale come Al Capone e il Ku Klux Klan. Tutti in fila per vedere la riproduzione della sedia elettrica.
«L’interdizione delle armi è una misura necessaria», spiega il promotore della mostra, Mauro Rigoni, «soprattutto per il grande interesse che sta suscitando su Internet con una vera e propria ondata di visite al portale ufficiale www.mostraserialkiller.it che in due settimane ha abbattuto il muro dei 100 mila accessi al sito, l’apprezzamento di ben 60 mila partecipanti al quiz ironico 'Sei vittima o carnefice?”. L'esposizione si sviluppa su oltre 1.500 metri quadrati di cui circa mille al piano terra, offrono ai visitatori l'esperienza da brivido di entrare nel “luogo del delitto” attraverso le fedeli riproduzioni dei set delle scene dei crimini più celebri della storia. Animazioni da incubo, effetti speciali con drammatiche ricostruzioni sonore e visive dei delitti, esperienze dal vivo delle più avanzate tecniche di polizia scientifica.
Giovanni Cagnassi
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