In coda per il calcolo Imu «Ma ci serve più tempo»

La scadenza è il 18 giugno, i Centri di assistenza fiscale scoppiano di pratiche Dubbi di molti sui valori catastali e l’F24, ufficio Tributi aperto un giorno in più
Di Francesco Furlan
MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre nella foto mestre centro (C) Bertolin Matteo richiesto da BOLIS MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre
MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre nella foto mestre centro (C) Bertolin Matteo richiesto da BOLIS MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre

Centinaia di persone in coda agli uffici Tributi del Comune e agli sportelli catastali. Centri di assistenza fiscale (Caf) presi d’assalto da mestrini che si presentano con una domanda stampata in volto: «Quanto dovrò pagare per l’Imu?».

A pochi giorni dalla scadenza per il pagamento dell’acconto (sarebbe il 16 giugno, ma poiché è di sabato si slitta a lunedì 18) moltissimi proprietari di case e altri immobili si affrettano a chiedere chiarimenti su valori catastali, parametri di calcolo e i moduli F24 necessari per i pagamenti. Con i responsabili dei Caf che lanciano un appello: «Una proroga della scadenza sarebbe necessaria per permettere a tutti di pagare in tempo».

Acconto. La scadenza per il pagamento è il 18 giugno, salvo provvedimenti del governo. L’acconto si paga sulle aliquote base decise dal governo: 4 per mille sulla prima casa, 7,6 per mille sulla seconda. Le prossime due rate andranno pagate entro il 16 settembre, ed entro il 16 dicembre: entro queste date saranno noti anche i ritocchi alle aliquote apportati dai Comuni. Venezia ne sta discutendo in questi giorni, e l’intenzione è quella di ritoccare solo l’Imu sulla seconda casa al 10,6 per mille con agevolazioni per chi affitta a canone agevolato o in comodato d’uso a un parente stretto.

Superlavoro nei Caf. Agli sportelli Caf della Cgil di Mestre e provincia sono già state sbrigate 24 mila pratiche Imu, mentre altre 10 mila, solo nella sede di via Ca’ Marcello, dovrebbero essere pronte entro il 16 giugno. Ai Centri fiscali dell’Acli si sono già rivolti in 7 mila, 2750 per il solo Comune di Venezia. In 1150 hanno usufruito della detrazione per i figli, 400 solo a Venezia e Mestre. Entro fine giugno l’Acli conta di arrivare a circa 10 mila pratiche Imu. «I tempi sono stretti» spiega Lucia Volpato, responsabile provinciale dei Caf Cgil «io credo che se non ci sarà una proroga non tutti riusciranno a pagare. Le indicazioni ufficiali sui parametri di calcolo ci sono arrivate solo il 24 maggio».

La circolare del ministero delle Finanze è del 18 maggio.«Io credo che alla fine ce la faremo», dice Cristian Rosteghin, direttore Caf Acli Venezia, «ma una proroga sarebbe auspicabile». E in merito ai contribuenti spiega: «Molti si presentano terrorizzati ma l’Imu sulla prima casa non si discosta molto dalla vecchia Ici, considerando la detrazione base di 200 euro e i 50 euro a figlio (fino ad un massimo di 4, sotto i 26 anni e residenti in casa, ndr). Il vero salasso riguarda le seconde case, anche perché non si conoscono ancora le aliquote dei comuni e le eventuali detrazioni che saranno previste».

In coda all’ufficio Tributi. L’ufficio Tributi del Comune di via Trentin 3/F macina al ritmo di cento mestrini al giorno che si rivolgono ai due sportelli per chiedere informazioni e chiarimenti. Per fa fronte a tutte le richieste è stato deciso di tenerli aperti anche nelle mattinate di giovedì 7 e 14 giugno (9.30-12.30). «In molti chiedono come calcolarlo, ma soprattutto vogliono le visure catastali degli immobili» spiegano dagli uffici tributi «dati che però noi non possiamo fornire». In Comune cercano di dare indicazioni su come auto-compilare il modello F24 e calcolare il valore dell’Imposta.

A patto però di conoscere, e sempre lì si torna, il valore catastale dell’immobile. E così la coda si trasferisce dagli uffici del comune agli sportello castatali.

Sportelli catastali. L’Agenzia del territorio fa sapere che «le disposizioni in materia di Imu non hanno modificato le rendite delle unità immobiliari già iscritte in catasto. Pertanto, se l’immobile non ha subito modifiche a seguito di ristrutturazione o ampliamento, ai fini della determinazione dell’Imu da pagare, è utilizzabile la rendita già attribuita».

Altrimenti non resta che calcolarla sul sito dell’Agenzia (inserendo i dati dell’immobile) i rivolgendosi alle sedi del catasto di Venezia, Mirano, San Donà di Piave e Portogruaro.

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