In centomila al parco per il successo dell’Estate Village
Centomila persone in 42 giorni, con una media di 2.500 a sera e picchi di 3.500-4.000: il primo esperimento dell’Estate Village al parco di San Giuliano è stato positivo nonostante il meteo instabile e il cambio di luogo. La manifestazione infatti dopo essere nata (14 anni fa) e cresciuta a Marghera, si è spostata nel polmone verde di Mestre, in seguito ad un accordo tra l’organizzazione del Village e le aziende (Omnia Terziario, Sme, Pittarello Holding, Pittarello Calzature e Cgraph) commerciali che contestavano la fiera estiva.
Il cambio di sede del Village sembra avere dato una nuova vita alla manifestazione. «Siamo molto soddisfatti di come è andata questa prima edizione del Village al parco San Giuliano», afferma Stefano Pesce dell’associazione culturale Village. «Siamo riusciti a mantenere gli stessi livelli di pubblico di Marghera nonostante il trasloco e il brutto tempo. I concerti dei primi giorni di giugno sono andati bene nonostante il freddo».
Effettivamente il pubblico era in tenuta autunnale durante le esibizioni di Tolo Marton, Magical Mystery Orchestra, Rumatera, Pitura Stail e Herman Medrano. Con i Batisto Coco gli spettatori avevano addirittura l’ombrello e quando la pioggia si è fermata si sono messi a ballare sotto il palco nonostante il freddo. Il cattivo tempo, comunque, ha fatto saltare solo due serate: quella di Doliwood Live (prevista per il 9 giugno e poi recuperata sabato 13 luglio anche se la pioggia è tornata verso metà spettacolo) e quella dei Joyful Gospel Group dell’11 luglio, giorno della tromba d’aria. L’esibizione che ha richiamato più persone (4.000) è stata quella dei Big Vocal Orchestra, un coro gospel di ben 200 elementi, metà della terraferma e metà del centro storico e delle isole.
«Il nostro cuore è a Marghera», commenta il responsabile del Village, «ma dobbiamo ammettere che il parco di San Giuliano si è rivelato un luogo adatto alla nostra manifestazione. Nella zona dei centri commerciali avevamo tanti limiti, leggi orari e volume della musica; qui c’è ampio spazio per la fantasia e la creatività. Credo proprio che almeno per i prossimi due anni il Village tornerà a San Giuliano, dove tra l’altro abbiamo trovato la proficua collaborazione degli organizzatori del Venice Sherwood Festival oltre che della Municipalità di Mestre, del Comune e dell’Istituzione Parchi. Non è escluso che l’anno prossimo la collaborazione tra Village e Sherwood trovi forme diverse anche per dare una programmazione degli spettacoli sempre più importante. Possiamo dire che il trasloco nel polmone verde della città abbia portato una ventata di aria fresca di cui la nostra manifestazione aveva bisogno dopo tanti anni».
Come sempre hanno tenuto banco per tutta la durata del Village gli stand di ristorazione (Al Vapore, Aladino, DiningRoom, Hostaria Al Buso, Kurdilandia, Simply Blonde e Teranga). Il Village a San Giuliano ha fatto vivere alla città il polmone verde in modo diverso, aprendo al pubblico anche la domenica mattina e pomeriggio e al sabato pomeriggio con mercatini e animazioni. Tra le novità, le serate dedicate alle scuole di musica (Miles Davis, La Semicroma e Music Lab) e la maratona musicale dalle 17 alle 24 “From Woodstock to Live Aid”. Ha funzionato anche il palco del Circus con jazz, rock e raga indiani.
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