In ballo un fatturato di oltre 700 milioni euro nel mondo

ERACLEA. Solo alla Laguna del Mort si erano calcolate presenze nell’ordine delle cinquemila persone ogni fine settimana. Tutti a Eraclea, a parcheggiare e consumare, per prendere il sole nudi sulla...

ERACLEA. Solo alla Laguna del Mort si erano calcolate presenze nell’ordine delle cinquemila persone ogni fine settimana. Tutti a Eraclea, a parcheggiare e consumare, per prendere il sole nudi sulla spiaggia curiosamente sotto la giurisdizione di Jesolo, utile più che altro a far figurare la spiaggia libera necessaria per legge per sfruttare tutto il lido con le concessioni. Per molti, ma non per tutti, era anche un luogo di incontri hard a tutte le ore e stagioni. Il naturismo oggi conta 640 villaggi in Europa, oltre a spiagge e camping a partire dalla vicina Croazia, quindi Francia - si pensi solo alle 20 mila presenza giornaliere di Cap d'Agde - Spagna, Austria. Oggi persino negli Stati Uniti, paese bigotto e puritano per eccellenza ma attento al “dio” dollaro, c’è una riscoperta del naturismo. I fatturati sono nell’ordine di oltre 700 milioni di euro in tutto il mondo. «In Italia, abbiamo Abruzzo e adesso Veneto che hanno come fondamento una legge», dice Alessandro Perazzolo, consigliere jesolano che mai si metterebbe come mamma l'ha fatto a prendere il sole, ma crede da sempre nella causa, «presumo che presto arriverà in Parlamento per diventare legge nazionale. Ringrazio la Regione e tutti i consiglieri che hanno votato favorevolmente per un totale di 42 sì, con 3 astenuti 2 contrari. Grande è stato anche il lavoro svolto dall’Anaa, associazione naturisti altoatesini, del Veneto con il presidente Daniele Bertapelle e il suo vice Maurizio Manfredi che hanno fatto da tramite con la Regione in tutti questi anni». (g.ca.)

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