In arrivo venti profughi a Giare

MIRA. Sono in arrivo all’ostello della gioventù di Giare venti degli oltre duecento profughi arrivati ieri all’aeroporto Ronchi dei Legionari di Trieste.
Si tratta di persone di diversa nazionalità e provenienti dall’Africa che saranno portati nella frazione del comune di Mira.
A spiegarlo è Maurizio Trabujo gestore dell’ostello.
«Con la Prefettura», spiega Trabujo, «abbiamo una convenzione ad hoc con la quale ospitiamo nella nostra struttura profughi provenienti dalle più disparate aree del territorio nazionale. La permanenza a Mira è fissata fino al prossimo 30 giugno. Il tutto ovviamente in pieno accordo con il Comune. A ora non sappiamo età e nazionalità delle persone che ospiteremo».
Anche recentemente l’ostello aveva ospitato temporaneamente alcuni profughi che poi erano diretti in provincia di Rovigo.
«In questa zona del territorio comunale», spiega Trabujo «problemi di vicinanza con i residenti proprio non ce ne sono, visto che l’ostello si trova in piena campagna e a due passi dalla laguna di Venezia».
L’ostello da anni accoglie più profughi che turisti. «La realizzazione di questo ostello a Giare», chiosa Trabujo, «è stata molto infelice. Il turismo giovanile si muove si senza spendere molto, ma questo ostello è completamente isolato in termini di trasporto. Ostelli di questo tipo funzionano ad esempio se ci sono dei bus di collegamento con Venezia». Il servizio bus si trova sulla Romea, a un chilometro e mezzo da dov’è l’ostello.
«Questi 20 profughi », continua Trabujo, «non creano problemi per la stagione turistica dell’ostello anche perché i posti disponibili sono complessivamente 56».
Anche la Caritas della Riviera del Brenta ha dato la sua disponibilità nelle scorse settimane al Comune con la casa di prima accoglienza per stranieri San Raffaele, nel caso mancassero spazi ove alloggiare i profughi. (a.ab.)
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