In 50 mila per l'ultima domenica di Carnevale: boom di coma etilici
VENEZIA. Ultima domenica di carnevale sotto tono anche a causa della pioggia pomeridiana. Le stime degli afllussi si aggirano sulle 20 mila persone la mattina e 50 mila, in totale, nella giornata (l'ultima domenica di carnevale del 2011 registrò un afflusso di 120 mila persone) . Nel frattempo è boom di ricoveri in ospedale per abuso di alcol e coma etilici.
Domenica a mezzogiorno in Piazza tutto bene per Fabrizia D'Ottavia, che ha eseguito il "volo dell'aquila" senza intoppi. Nel pomeriggio in Piazza il premio delle maschere più belle.
A Mestre invece il Volo dell'Asino, con la giovane Giulia Cutugno atterrata incolume sulla pista di pattinaggio su ghiaccio e applaudita.
Sabato, invece, decine di feste in campielli e palazzi, ma il clou è stato il Ballo della Cavalchina alla Fenice, con Patty Pravo arrivata su un cavallo bianco.
Sabato la Centrale operativa della Polizia municipale, sulla base delle rilevazioni effettuate, aveva stimato in poco meno di centomila gli arrivi, fino alle ore 15, a Venezia. A questi si sono sommate le presenze in città degli ospiti nelle strutture ricettive.
Nella notte fra sabato e domenica una quarantina di persone sono ricorse alle cure del Pronto soccorso dell'ospedale Civile e del Punto di primo soccorso di piazza San Marco. In gran parte i problemi erano legati all'eccessiva quantità di alcol ingerito, ma c'è stato anche qualche ricovero per fratture a seguito di cadute.
Un primo bilancio. Intanto tra gli organizzatori si fa un bilancio di metà Carnevale, per dire che -tra meteo gelato e spread impazziti - non si può fare alcun paragone con il passato; per presentare «l’ottimo programma» del fine settimana Grasso; ma anche per respingere al mittente «le critiche di certi chef che per il solo fatto di essere maestri in cucina credono di essere maître à penser e pontificano su un Carnevale nel quale non investono un centesimo, ricavandone molto in presenze», scandisce il direttore generale del Comune Marco Agostini, al quale sono andate di traverso le esternazioni sulla stampa di Raffaele Alajmo, patron del Quadri che ha parlato del Carnevale in Piazza come «una sagra che offende la storia di Venezia», tra musiche disco e chioschi di vin brulè.
«Siamo stufi delle lamentele di chi non mette un centesimo: il Carnevale diVenezia è la manifestazione italiana più importante per numeri, durata, eventi, un successo», incalza Agostini, «dà lavoro, ha eliminato la stagionalità, produce ricchezza per un ampio indotto e viene fatto tutto a carico del Comune, con circa 1,5 milioni tramite Venezia Marketing &Eventi: soldi della tassa di soggiorno, certo, ma reinvestiti per potenziare il turismo. Lo sviluppo economico di questa città passa da manifestazioni di questo tipo, aperte a tutti, a chi può permettersi cene da 200 euro e chi solo un panino. Certo che se chi vi ricava mettesse qualcosa potremmo fare meglio».
«Abbiamo avuto 250 appuntamenti di altissima qualità, che culmineranno martedì grasso con il concerto dei Modà a piazza aperta, il volo simbolico del Gonfalone, la vogata silenziosa», assicura il presidente di Vme Piero Rosa Salva. Ma certo ampi margini di manovra ci sono proprio in Piazza San Marco, tagliata da un recinto di barriere in acciaio «marchiate» da numeri-spray a delimitare l’area a pagamento del Gran Teatro: praticamente deserta, eventi a parte. Sul palco gli artisti si esibiscono, ma sono invisibili, soverchiati da un maxi schermo che rilancia a ritmo continuo i video degli sponsor, la musica martella fin dentro la Basilica e l’aria è impregnata di vin brulè. Esigenze di cassa, per rientrare con spot e chioschi di parte delle spese. «Lo spettacolo è allucinante, tra musica disco, mega spot, odore di cibo», sospira il presidente dell’associazione Amici di Piazza, Alberto Nardi, «è frustrante ripeterci ogni anno: invito il sindaco a prendere un caffè e a dirci che ne pensa». Ma il Comune serra le fila. «Non si può chiedere il decentramento e poi lamentarsi se la Piazza non è piena», risponde l’assessore al Turismo Roberto Panciera, «molti problemi sono stati risolti, altri li risolveremo, ma non vedo drammatizzazioni: il Carnevale non è festa elitaria, ma di piazza. A livello di ricettività, una parte degli esercenti è soddisfatta, altri meno: il mercato premia professionalità e politiche aziendali efficaci».
«Certo, qualche segno di difficoltà legato al meteo e alla crisi generale c’è stato, ma siamo soddisfatti della formula allungata», commenta il vicesindaco Simionato, «il Carnevale è un momento ludico e di cultura della città con appuntamenti per tutti». Per oggi e domani, attesa gran folla, con possibilità di chiusura di piazzale Roma. In programma servizi straordinari Actv e tre treni per Bologna, Bassano e Treviso. Anche questi a carico del Comune: 65 mila euro a Trenitalia, senza più aiuti della Regione.
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