In 40 mila per la notte più lunga della cultura / FOTO

Da Ca’ Foscari ai musei, Art Night ha dilagato ovunque con mille ore di spettacoli tra feste, performances, spettacoli e divertimento
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. 22.06.2013.- ART NIGHT. MASBEDO E MARLENE KRUNTZ A CA' FOSCARI.
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. 22.06.2013.- ART NIGHT. MASBEDO E MARLENE KRUNTZ A CA' FOSCARI.

di Manuela Pivato

VENEZIA. La luna era enorme, il caldo sopportabile e la voglia di esserci incontenibile. Dai musei alle librerie, dal cortile di Ca' Foscari all'isola di San Servolo, dall'Officina delle Zattere allo Iuav, la lunga notte dell'arte ha dilagato con metodo, allegria e sincerità trasformando il centro storico in un'unica, grande performance che ha coinvolto, con identica goduria, giovani, diversamente giovani, artisti, musicisti, scrittori e turisti. In 40 mila, forse di più, per Art Night 2013, l'evento di inizio estate organizzato da Ca' Foscari e Comune che sabato notte ha offerto 400 eventi e mille ore d'arte varia con il coinvolgendo di 183 istituzioni che, a loro volta, hanno aperto sale, salotti, giardini, terrazze e tutto quello c'era da aprire per proporre frammenti d'arte, quadri animati, letture, happening, improvvisazioni, guizzi di fantasia o musica dal vivo. Al garage comunale sono arrivate 869 auto (con un incremento del15% rispetto al sabato precedente), a quello di garage Sant’Andrea altre 389 vetture mentre in 7 mila hanno preso il People Mover per raggiungere il Tronchetto. Per quanto riguarda Actv, oltre al raddoppio delle circolari notturne, i tre autobus aggiuntivi messi a disposizione per rinforzare ulteriormente i collegamenti, hanno effettuato 35 corse bis; gli addetti sono rimasti sul campo per coordinare le corse fino alle tre del mattino.

Migliaia di foto su Instragram, migliaia di cinguettii su Twitter; migliaia di gelati, granite, bottigliette d’acqua minerale; migliaia (milioni) di passi da una parte all'altra della città per non perdersi né questo né quello. Come i concerti one to one di Sofia Tagliani alla Guggenheim o gli extraterrestri atterrati al Telecom Future Centre. Come le letture contro il femminicidio andate in scena nelle librerie della città o l'art in progress degli artisti della Bevilacqua La Masa che nel cortile di Ca' Rezzonico hanno costruito il loro rifugio per la notte. Una tenda bianca con temperatura da forno a microonde nella quale passarci la notte dev’esser stata durissima. Però. Però era tutto gratis, tutto a portata di mano grazie al vaporetto dell’arte che (finalmente pieno) ha fatto la spola da una parte all’altra del Canal Grande; tutto da scoprire, come il teatrino di Palazzo Grassi, o da ri-scoprire nel cuore della notte perché Punta della Dogana al chiaro di luna è un’altra cosa rispetto a Punta della Dogana con la canicola. Anche il cortile di Ca’ Foscari con i Masbedo accompagnati dai Marlene Kuntz era leggermente diverso dal cortile affollato di studenti con la tremarella per gli esami. Chi non s’era preso per tempo è rimasto fuori, in calle o sul ponte o in campiello degli Squilini. Tutto il resto è volato via nella notte ma l’anno prossimo, stesso giorno stessa ora, ritornerà.

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