In 300 all’abbazia per l’addio di Alex. Le sorelle: «Eri meraviglioso»
Il ragazzo annegato ricordato anche dagli studenti dell’Alessi. La sindaca Senatore in lacrime: «Insieme ci si può aiutare»
CAORLE. Il dolore delle sorelle e la grande commozione della sindaca Maria Teresa Senatore hanno caratterizzato ieri pomeriggio nell’Abbazia di Summaga i funerali di Alex Gerolin, il ragazzo di 22 anni, scomparso da casa giovedì scorso e trovato annegato lunedì nel canale Cavanella, tra la Brussa e Vallevecchia di Caorle.
DINELLO - TOMMASELLA - PORTOGRUARO - GEROLIN ALEX
Un caldo sole ha accompagnato il feretro in chiesa, alle 15.30 in punto. All’interno dell’Abbazia e sul sagrato c’erano almeno 300 persone. In chiesa l’abate Don Giuseppe Liut, ha spiegato di fronte ai familiari l’importanza delle parole dell’apostolo Paolo e dall’evangelista Luca. Sono state infatti lette l’epistola di San Paolo ai Romani e il passo più drammatico della Passione di Cristo secondo l’evangelista Luca, ovvero il dialogo tra Gesù e i due ladroni prossimi a morire sulla croce. Don Liut, con tenerezza, si è rivolto ad Alex osservando la bara e parlando idealmente con lui.
«San Paolo», ha riferito l’abate, «ci ricorda che siamo sempre amati da Dio, che si è manifestato in Gesù. San Paolo moltiplica gli interrogativi e non ci risparmia nulla. Dio ha consegnato all’umanità l’unico figlio. Chi è contro di noi? Dio è con noi. San Paolo allontana da noi un Dio vendicatore e ci illustra che Dio è sinonimo di amore. L’amore di Dio è senza misura, Dio è il nostro avvocato. Noi non possiamo dubitare nell’amore di Dio».
La comunità di Summaga affida Alex alla misericordia di Nostro Signore. «Nel Vangelo», ricorda il sacerdote, «la similitudine tra Gesù e gli uomini è molto evidente. Gesù perde la vita accanto a due ladri, ed è morto solo. Nessuno come lui è entrato nella morte avvertendo la tenebra e il peccato. Ci sono attimi che valgono secoli, dove tutto cambia. Noi della morte non sappiamo ancora nulla».
Il rito funebre è proseguito senza interruzioni. Dopo la distribuzione dell’Eucarestia alcuni studenti dell’Ipsia d’Alessi hanno ricordato il giovane. Poi hanno parlato le sorelle di Alex: «Davvero è impossibile accettare la tua dipartita».
Un amore infinito quello dei familiari e delle nipoti. «Alex, la tua nascita è stata inaspettata. Noi sorelle facevamo a gara a tenerti in braccio. Il tuo carattere introverso non ti ha impedito di trovare un lavoro, perché avevi un grande senso del dovere. Eri riservato, sensibile, testardo, rispettoso, eri uno zio meraviglioso».
A sorpresa, ha preso la parola Maria Teresa Senatore. La commozione della prima cittadina era quella di Portogruaro intera. «Alex», ha concluso, «ci hai insegnato che insieme ci si può aiutare». —
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