In 17 in una casa di soli 80 metri quadri
JESOLO. In 17 dentro una casa che poteva ospitare solo 5 persone. La polizia locale ha sanzionato il proprietario e locatario di un appartamento in via Puccini al lido. Dormivano nella casa cittadini bangladesi, tra i quali anche due clandestini. L’operazione era inquadrata nel controllo delle abitazioni sovraffollate, voluto dall’assessore alla sicurezza, Luigi Rizzo. Il sopralluogo in una palazzina di via Puccini, nella zona ovest del lido, ha interessato un appartamento di circa 80 metri quadrati. Quando gli agenti si sono fatti aprire la porta hanno contato ben 17 persone tutte di nazionalità del Bangladesh, tre delle quali minorenni.
Le condizioni igienico-sanitarie erano precarie e insufficienti, con l’ammassamento di tutte queste persone. Due, tra l’altro, sono risultati clandestini ed è stato necessario il trasporto negli uffici del Comando di polizia locale per le operazioni di identificazione e di foto-segnalamento. Il proprietario dell’appartamento e il locatario sono stati multati rispettivamente con una sanzione di 450 euro, l’appartamento dovrà inoltre essere sgomberato entro tre giorni. In caso contrario, a un nuovo accertamento, scatterà lo sgombero d’ufficio e il sequestro dell’immobile. Verranno eseguiti anche ulteriori accertamenti con l’ufficio tecnico per verificare se l’appartamento risulti avere ancora i requisiti per l’agibilità. «L’azione di controllo della polizia locale insiste anche su questo fenomeno che purtroppo si ripete ogni anno durante la stagione estiva», commenta l’assessore Rizzo, «ci rendiamo conto che la colpa non è tanto di chi troviamo all’interno, ma di chi affitta questi appartamenti senza verificarne, poi, il reale utilizzo. I controlli proseguiranno e invitiamo i cittadini segnalarci i casi sospetti».
La linea dura scelta dal sindaco e dell’assessore Rizzo, dunque, mira a colpire chi affitta gli appartamenti e pur di ricavare un canone sicuro non bada a chi ospita. Spesso si presenta un solo affittuario, che, una volta firmato il contratto, chiama altri connazionali a viverci. Ma i proprietari non segnalano nulla e magari chiudono un occhio davanti a guadagni sicuri. Ecco perché il Comune andrà a colpirli con pesanti sanzioni e controlli costanti.
I responsabili delle associazioni di categoria sono perplessi. Nicola Albrizio della Fiap ha un’esperienza trentennale nel settore immobiliare: «Non conosco il caso», spiega, «non so se si tratti di un associato o un privato, se sia un’agenzia. Posso confermare che, al di là di chi specula su queste situazioni, ci sono altri che firmano contratti con una persona e poi si trovano gli appartamenti affollati. Non tutti possono poi andare a controllare costantemente cosa accada negli immobili d’estate. Resta il fatto che chi sbaglia e viola le legge deve essere sanzionato, a maggior ragione se ne è consapevole».
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