Imprese, torna il segno positivo ma edilizia e industria arrancano
Migliora lo stato di salute delle imprese veneziane iscritte alla Camera di Commercio Delta Lagunare, ma l’andamentto della loro attività resta altalenante e debole rispetto ad un quadro economico nazionale e internazionale ancora in difficoltà e pieno di incertezze.
Il report del Servizio studi e statistica della Camera di Commercio rivela che nel terzo trimestre del 2016 il numero delle imprese veneziane iscritte nel registro della Camera di Commercio e attive sono 89.933, composte da 68.257 sedi d’impresa e 21.676 unità locali (stabilimenti, filiali).
Rispetto all’anno scorso il numero di localizzazioni produttive attive provinciali è aumentato dello 0,6%, determinato dal +0,4% delle sedi d’impresa e dal +1,2% delle unità locali. Il saldo tra nuove imprese iscritte al registro camerale e imprese cessate nel terzo trimestre 2016 si è chiuso con un saldo positivo di 558 imprese, dato dalla differenza tra le 3.719 iscrizioni e le 3.161 cessazioni; un risultato ancora migliore in confronto con quello dell’anno scorso, quando ci fu un saldo positivo di sole 260 imprese. Il miglioramento è collegato ad una forte contrazione delle cessazioni (-7,6% rispetto al terzo trimestre 2015) e ad un aumento dell’1% delle iscrizioni, con una continuità di segno positivo per le sedi d’impresa nel 2016, dopo tre anni consecutivi di contrazione, mentre le localizzazioni di imprese artigiane continuano la flessione (-0,4%), seppur in percentuale minore rispetto alla media regionale e italiana.
I settori più colpiti dalla crisi sono quello dell’industria (-1,8%), delle costruzioni (-1,3%) e dell’agricoltura (-1,4%), mentre crescono commercio (+0,7%), trasporti (+2,2%), attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+3,4%) e dei servizi alle persone (+2,4%). Il comparto dell’industria manifatturiera resta nel complesso stabile, con un aumento delle società di capitali (+3,2%) che aumenta il peso delle società per azioni o a responsabilità limitata sempre maggiore in percentuale (19,5%) sul totale delle imprese, a scapito delle società di persone (ditte individuali, snc, ecc. ) che risultano in flessione dell’1,2%.
Da notare l’aumento delle start up innovative che in provincia di Venezia sono 74 e in continua crescita (+42%) rispetto a maggio-settembre 2015. Sono, inoltre, presenti in provincia 280 imprese che collaborano tra loro e si aggregano in rete.
Per quanto riguarda poi la percentuale di imprenditori che prevede stazionarietà rispetto alla quota di ottimisti, i saldi tra giudizi positivi e negativi sono di segno positivo per fatturato, ordini esteri e occupazione, ma restano negativi per produzione e ordini interni. «Il report conferma i segnali di fiducia che testimoniano un miglioramento dello stato di salute delle nostre realtà imprenditoriali», commenta Roberto Crosta, segretario generale della Camera di Commercio Delta Lagunare. «Nonostante il confronto con i dati pre-crisi (2008) sia ancora in negativo e alcuni settori come le costruzioni e l’industria sono ancora sofferenti, i dati congiunturali sulla produzione ci fanno ben sperare. Inoltre, il confronto con settembre 2015 evidenzia come in provincia di Venezia siano in aumento le imprese attive e in diminuzione le aperture di fallimento e le crisi aziendali. «Stiamo collaborando con associazioni di categoria e altri enti locali», aggiunge Crosta, «per superare le debolezze strutturali del tessuto di micro e piccole imprese e renderle più resilienti e innovative. Da poco sono stati messi a diposizione delle piccole e medie imprese due bandi per l’accesso al credito e per l’alternanza scuola lavoro, che introducono nuove risorse finanziare e nuovo capitale umano, due elementi fondamentali per innovazione e competitività nel sistema imprese».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia