Imprese e sindacati, patto per la crescita
Occupazione, welfare, infrastrutture e gare d’appalto. Accordo e cabina di regia tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil
La ripresa economica c’è e con essa ci sono anche più possibilità per difendere e sviluppare le attività manifatturiere in tutta l’area della Città metropolitana di Venezia, da Porto Marghera e Murano, a Chioggia, Portogruaro, la Riviera del Brenta e le località del litorale. Per non perdere l’occasione di risollevare le attività produttive e l’occupazione nel nostro territorio le organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli industriali stavolta, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli e interessi, hanno deciso di agire insieme creando una comune “cabina di regia” per dare continuità alle loro iniziative e confrontarsi con ministeri e istituzioni locali, come Regione e Città metropolitana.
A questo scopo il neoeletto presidente di Confindustria Venezia, Vincenzo Marinese ha sottoscritto ieri con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil veneziane (Enrico Piron, Paolo Bizzotto, Gerardo Colamarco) un avanzato accordo, unico nel suo genere in Veneto e forse in tutta Italia, per “Lo sviluppo economico della città metropolitana”. Un accordo certamente “storico” per i suoi ambiziosi contenuti che dovrebbe mettere finalmente fine ai tradizionali contrasti e alle divisioni tra le categorie economiche e sociali veneziane, che non permettono di risolvere problemi strutturali e annose questioni sindacali, come la contrattazione aziendale, la produttività e le buste paga; e territoriali come l’allargamento della zona franca, il rapporto tra il turismo le industrie e il settore crocieristico. Tutti positivi i commenti dei firmatari dell’accordo, decisi «ad agire insieme e in modo risoluto». Per
Paolo Bizzotto
, segretario generale della Cisl veneziana l’accordo firmato «indica in modo chiaro su quali cardini debba incentrarsi lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, con azioni congiunte per la crescita occupazionale e produttiva, la gestione della domanda e dell’offerta di lavoro e la valorizzazione della professionalità dei lavoratori e la formazione continua». «Ci sono anche nuovi ambiti contrattuali», ha aggiunto Bizzotto, «che permettano miglioramenti di produttività nelle imprese da trasformare poi in aumenti retributivi e di welfare per i lavoratori, oltre all’impegno congiunto su legalità, regolarità, sicurezza e modalità degli appalti».
Gerardo Colamarco
, segretario generale della Uil del Veneto ha aggiunto che «la nascita della comune cabina di regia è estremamente positivo perché dopo anni di contrapposizione è ora che ci si muova tutti nella stessa direzione, con l’obiettivo di agganciarci a questa timida ripresa in modo organico, programmato sia con la riqualificazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo, sia attraverso agevolazioni per l’assunzione dei giovani e per fare in modo che le menti più brillanti restino qui». «Non posso non fare un cenno a Porto Marghera», ha aggiunto Colamarco, «perché crediamo che il polo industriale veneziano possa rappresentare un fondamentale volano per lo sviluppo, per la ricerca e appunto per l’occupazione, sia diretta che indotta». Anche per
Enrico Piron
, segretario generale Cgil Metropolitana l’accordo «rappresenta l’inizio di un percorso interrotto da troppo tempo con elementi innovativi e strategici sui quali incardinare le direttrici dello sviluppo del nostro territorio. Si parla di legalità, di qualità del lavoro, di lotta al massimo ribasso negli appalti e di aperture verso nuove forme di contrattazione rivolte a platee ampie di lavoratrici e lavoratori, anche della stessa filiera produttiva». «Infine», ha aggiunto Piron, «questo accordo sancisce che lo sviluppo del nostro territorio deve generare lavoro di qualità e che ogni programmazione futura dovrà necessariamente avvenire rispettando il criterio della compatibilità tra i fattori».
Il presidente di Confindustria Venezia e Rovigo,
Vincenzo Marinese
, è colui che ad appena un mese dalla sua elezione ha deciso di stringere questo patto con i sindacati. «È arrivato il momento di unire tutte le forze per valorizzare il nostro tessuto industriale e renderlo strategico», ha dichiarato, «l’accordo appena firmato è un punto d’inizio importante e saprà dare un nuovo impulso al nostro territorio. Con questa firma, il mondo del lavoro ha riconosciuto il fatto che è necessaria un’unità d’intenti che passa attraverso la progettualità e la condivisione di idee e valori. Il rapporto tra imprese e lavoro è indissolubile perché attraverso l’impresa si genera lavoro e attraverso le persone si valorizzano le imprese». «Con i sindacati», ha ribadito Marinese, «lavoreremo sui temi delle bonifiche a Porto Marghera e sul futuro di Zona Franca e Zes per potenziare le manifatturiere del territorio e attrarre nuove realtà, anche basate sulla green economy, sulla ricerca, sull’industria 4.0, nonché su processi di filiera».
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