Impresario di pompe funebri si laurea campione italiano di briscola
CORDIGNANO. Dall’organizzazione dei funerali all'olimpo della briscola. Giuseppe Zanette ha sbancato il campionato italiano che si è svolto sabato 21 e domenica 22 in Friuli portandosi a casa un'auto in premio. Il 68enne, titolare delle onoranze funebri a Cordignano, si è aggiudicato il titolo dopo accese sfide di briscola contro coppie provenienti da tutta Italia, giocate nel padiglione 6 della Fiera di Udine.
Giuseppe Zanette ha conquistato l'alloro in coppia con Raffaello Sellan di Fiume Veneto, in provincia di Pordenone. «Era la prima volta che giocavo insieme a Sellan», spiega raggiante Zanette, «e mi ha portato bene». La competizione è durata due giorni. «Ho giocato una decina di partite», racconta il titolare delle onoranze funebri. La passione per il gioco della briscola viene da lontano. È nato infatti quando era ancora un ragazzo. «Ho cominciato a giocare a 18 anni», racconta, «da allora ho praticamente partecipato a quasi tutte le competizioni. Ma questa di Udine devo dire che e stata in assoluto la più importante». Il gradino più alto nel torneo è valso alla coppia un Fiat Panda per ciascuno. Un premio davvero ghiotto. Zanette ha deciso che la sua auto la regalerà alla compagna. Nella due giorni del campionato italiano di briscola si sono sfidate circa 1.500 coppie, una gara a eliminazione diretta che ha richiesto, ai vincitori finali, un percorso netto di dieci partite consecutive in due giorni.
Secondi classificati sono risultati Pierino Di Gallo e Claudio Banelli di Arta Terme. I due carnici sono stati sconfitti nella finalisimma dal duo Zanette-Sellan. Al terzo posto due pordenonesi, Giancarlo Turrin e Biagio Calculli, entrambi di Cordenons. Ancora tutto friulano il quarto posto con i tolmezzini Mauro Serini e Carlo Cantagalli. Per il primo torneo nazionale di briscola sono arrivati concorrenti da Brescia, Milano, Belluno, Vicenza, dal Trentino e persino dalla Slovenia. «Il prossimo anno potremmo chiamarlo campionato di briscola mitteleuropeo», commentano soddisfatti gli organizzatori Claudio Colella e Chiara Mattelicchio.
I due fondatori dell'Associazione "Chei de briscule" non si aspettavano certo un successo del genere. «La cosa bella è che tutto si e svolto all'insegna di un sereno clima di amicizia, nonostante i premi in palio». Alla competizione hanno partecipato giovani e meno giovani e diverse donne. «Siamo stati contattati da studenti universitari come da ottantenni», spiegano gli organizzatori. La briscola si conferma così come un gioco trasversale che non guarda in faccia all'età o all'estrazione sociale. La manifestazione nazionale ha dimostrato che le slot machine non hanno appannato il fascino di questo antico gioco di carte. Scelta vincente degli organizzatori, l'aver ricreato per la competizione la classica atmosfera del bar. «È da tempo che pensavamo a questa iniziativa», spiegano Colella e Mattelicchio, «a motivarci ancor di più la consapevolezza che la briscola anche dalle nostre parti sta rischiando l'estinzione». Un fenomeno sociale, prima ancora che ludico. Perché là dove imperavano le argute strategie della briscola si aggregavano anche le comunità. Cosa che non accade con i videogiochi, scintillanti di luci e suoni ma anche veicolo di solitudini.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia