Imprenditore scomparso ricerche senza risultato

I sommozzatori stanno scandagliando il Piave all’altezza di Eraclea Paese Vani anche i tentativi di rintracciare l’anziana sparita a Torre di Mosto

Sono proseguite anche ieri le ricerche di Gabriele Cibin, il 39enne di San Donà scomparso dalla sua abitazione martedì scorso. Lungo il Piave, dal ponte di Eraclea Paese, sono discesi e si sono immersi anche i sommozzatori dei vigili del fuoco veneziani. E continuano le ricerche della donna di 70 anni, Alessandra Simionato, scomparsa da casa a Torre di Mosto alle 7 di venerdì mattina. In questo caso, i pompieri si sono diretti lungo le rive del Livenza e sono state disposte le immersioni dei sommozzatori per approfondire le ricerche sulle rive e nel letto del fiume. A San Donà, la scomparsa di Gabriele Cibin, figlio del compianto imprenditore Enzo, che aveva fondato l'omonima azienda leader nel settore dell’illuminazione, ha destato una profonda impressione. Anche il sindaco, Andrea Cereser, si è unito al dolore della famiglia: «Siamo vicini ai suoi familiari e alle loro speranze come tutti i sandonatesi».

Dopo i primi giorni in cui sono circolate notizie sbagliate, soprattutto nei social network, adesso la città, con un quadro più chiaro della situazione, ha mantenuto un maggiore riserbo e rispetto, colpita da questa tragica storia che riguarda un concittadino. Cibin aveva attraversato un periodo difficile dopo la morte del capostipite, poi le difficoltà legate alla crisi. Un uomo generoso e sensibile, come lo ricordano gli amici che negli ultimi tempi avevano notato una certa irrequietezza. Nessuno aveva pensato però a qualcosa di grave che potesse indurlo a compiere gesti inconsulti.

Polizia del commissariato di Jesolo e carabinieri stanno indagando sulle ultime ore in cui è stato visto martedì, intorno alle 22. Hanno visionato anche le videocamere installate nella piazza di Eraclea, dove Gabriele ha parcheggiato la Citroen C5 vicino alla fermato degli autobus. Bisognerà capire con chi ha trascorso le ultime ore e con chi e di cosa abbia parlato, come avviene in questi casi, per escludere episodi di violenza, minacce o quant'altro. Pare si sia diretto dall'auto verso la vicina bilancia sul Piave e poi si sono perse le tracce.

I vigili del fuoco, a bordo dei gommoni per scandagliare le rive, hanno trovato venerdì il suo giubbotto completamente rivoltato in acqua. Sembra abbia lasciato un biglietto dal contenuto oscuro. L'ipotesi più accreditata è che possa essersi gettato nel Piave, anche se non si escludono altre piste. La sua famiglia si è chiusa nel dolore e la snervante attesa e ha chiesto rispetto per quanto accaduto a Gabriele.

Giovanni Cagnassi

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