Impianto fotovoltaico al posto della discarica: energia pulita a Noale

Taglio del nastro in via Bigolo. Produrrà oltre un milione di kilowattora all’anno, pari al fabbisogno di 350 famiglie

NOALE. Si trova a Noale uno dei più grandi impianti fotovoltaici d’Italia realizzati sopra una discarica. Lo ha inaugurato ieri mattina in via Bigolo il sindaco Michele Celeghin, con rappresentanti della Regione e di Veritas. Energia pulita per la città, dove prima venivano stoccati rifiuti: centrato dunque l’obiettivo della riconversione dell’area di Ca’ Barbiero, prima cava di argilla al servizio di una fornace, poi deposito per 350 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani.

Chiusa la discarica, dopo oltre vent’anni di risanamento in cui la cava è stata sfruttata per captare biogas e trattare percolato, ora è il sole il vero protagonista. L’impianto consentirà di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera grazie alla produzione di un milione e 150 mila kilowattora all’anno di energia, pari al fabbisogno energetico di oltre 350 famiglie. L’installazione dei pannelli è stata possibile grazie a strutture elevate in acciaio zincato, orientabili in modo da sfruttare al massimo l’irraggiamento solare in tutte le stagioni, sostenute da colonne ancorate a plinti in cemento armato realizzati sopra la copertura della discarica. Per diminuire le infiltrazioni e quindi la produzione di percolato è stato steso anche un ulteriore strato di argilla sopra il livello dei plinti, con la posa di terreno che diventerà presto un grande prato verde. L’impianto è stato realizzato dalla Vier Srl, società del gruppo Veritas, grazie al contratto sottoscritto il 19 gennaio dello scorso anno: i ricavi saranno destinati alla gestione post mortem della discarica.

Energia pulita e riciclo di denaro dunque per un impianto all’avanguardia, tra i primi di questo genere in Italia per dimensioni, costato la bellezza di due milioni di euro. I dati parlano chiaro: oltre quattromila moduli solari, ciascuno per una potenza nominale di 240 watt. Il loro lavoro, 365 giorni l’anno, permetterà di risparmiare qualcosa come 215 tonnellate equivalenti di petrolio l’anno, evitando l’emissione in atmosfera di 550 tonnellate di Co2. «Un’opera per cambiare mentalità», l’ha definita Celeghin, «dove prima si gettavano rifiuti, oggi si produce energia pulita: abbiamo dimostrato che per l’ambiente servono stili di vita nuovi e anche opere».

Celeghin ha anche annunciato di aver già fatto richiesta a Veritas per raddoppiare il parco fotovoltaico, realizzando un impianto simile anche nel secondo lotto dell’ex discarica.

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