Immondizia raccolta tardi nelle calli, tra la gente
La bellezza di Venezia, si sa, è grande. Ogni giorno la città attira migliaia di turisti e di volatili: ospiti bene accetti i primi, sgraditi i secondi. Soprattutto quando piombano sui sacchetti delle immondizie sparpagliando con il becco i rifiuti nelle calli e nei campi. Ogni giorno Venezia a questi volatili assicura nei sestieri pasti luculliani. Con un orario ben preciso, dalle 8 alle 10,30. Riguardo a questo problema i veneziani non ne possono più e segnalano luoghi e orari ben precisi. Ore 9,15 campo della Lana e ore 9,35 fondamenta dei Tolentini, entrambi nel sestiere di Santa Croce: sacchetti lacerati rosa, azzurri, grigi, di nylon e di carta invadono le calli e il vicino sottoportico. Bucce di frutta e di verdura, avanzi di carne e di pesce sono sparsi ovunque. L’odore è nauseabondo. La gente si tura il naso, si gira schifata. Là è un via vai, è l’ora dei bimbi: a due passi si trova la scuola materna Capitanio.
Ore 9,40: in campo San Lorenzo nel sestiere di Castello c’è la Casa di riposo dell’Ire. Il passaggio è continuo: due bidoni in ferro stracolmi di sacchetti sono posizionati a ridosso di una panchina. Eppure gli adesivi appiccicati sono piuttosto chiari: “Vietato inserire sacchi di rifiuti nei cestini e abbandonare sacchi di rifiuti intorno ai cestini. Questi comportamenti sono sanzionabili”. Sopra, indisturbato, un gabbiano lacera un sacchetto. Il contenuto, una delizia per il volatile.
Ore 9,50: in calle Piero Favretti nel sestiere di Cannaregio decine di sacchetti in bella vista sono pronti per la raccolta porta a porta. La calle stretta diventa un percorso ad ostacoli. Un uomo per passare tira un calcio a un sacchetto.
Sulla problematica interviene la Veritas: «Da oltre due anni», fa sapere, «i tempi di raccolta sono più lunghi. L’azienda ha attivato la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta tutti i giorni».
Lunedì, mercoledì e venerdì carta, cartone e Tetra pak; martedì, giovedì e sabato vetro, plastica e lattine. Da lunedì a sabato rifiuto residuo. «Il sistema precedente era più veloce», motivano dalla Veritas. «Ora il netturbino con il carretto deve fare due giri fino alla barca perché i carichi sono due. Le immondizie devono rimanere al massimo fino alle 10,30. Poi si devono lasciare liberi gli approdi. Si possono tollerare fi no a quindici minuti di ritardo. Questo è il sistema in vigore nella città di Venezia: per carità, volendo si può cambiare ma non dipende da Veritas. Noi applichiamo il regolamento comunale».
La competenza in materia di igiene ambientale è infatti dell’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, che spiega: «Alla luce delle segnalazioni dei cittadini si può valutare di anticipare la raccolta dei rifiuti alle 7, bisognerebbe però anticipare tutta la catena. Ora siamo nel momento della revisione del piano. Se ne può parlare per trovare forme che evitino queste situazioni. Inoltre stiamo studiando di collocare dei contenitori in certe zone del centro storico. La soluzione potrebbe essere quella di lavorare sugli orari e sulle modalità».
E l’assessore Bettin assicura: «Sicuramente provvederemo».
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