Imbrattata la sala in cui si discuterà della frase shock di Brugnaro

A San Lorenzo la discussione sulle dichiarazioni di Brugnaro al meeting di Cl. Nella notte scritte fuori dalla sala

VENEZIA. «Se uno grida Allah Akbar correndo in piazza San Marco, in tre passi lo abbattiamo» aveva detto il sindaco Luigi Brugnaro la settimana scorsa, infilandosi in un vespaio di polemiche. Sulla frase-choc che ha fatto il giro dei media nazionali, interviene ora il presidente della Municipalità Giovanni Andrea Martini annunciando l’intenzione di discutere sull’argomento nel consiglio di Municipalità in programma lunedì sera alle 18 a San Lorenzo. Nella notte però l'esterno della sala è stato imbrattato di scritte. 

«La necessità di non lasciar cadere la prima occasione “istituzionale” senza un minimo di discussione relativa alle sconcertanti, o inquietanti, o imbarazzanti dichiarazioni del sindaco Brugnaro al meeting di Cl di Rimini mi ha portato a individuare il momento utile nel Consiglio di Municipalità» scrive il presidente delal Municipalità ai consiglieri.

Martini chiede inoltre a chi non potrà essere presente di scrivere due righe di impressioni o di dichiarazioni sul tema, a conferma della viva impressione che hanno suscitato le parole del primo cittadino.

«Siamo l’unica città che ha arrestato quattro terroristi che volevano andare da Allah facendo saltare il ponte di Rialto. Noi li mandiamo dritti da Allah senza abbattere il ponte». Queste le parole dure e secondo alcuni inopportune pronunciate da Brugnaro durante il dibattito al convegno nazionale di Comunione e Liberazione a Rimini.

Fuori onda il sindaco non si era pentito. Anzi, aveva rilanciato. «Politicamente scorretto? Io non sono mai stato politicamente corretto».
 

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