Imam, espulsione lampo

Rimpatriato per aver chiesto ad Allah di punire chi aveva ucciso i bimbi di Gaza
Di Carlo Mion
SAN DONA' DI P. - FAGAVANIN - COLUCCI - FOTO TRATTA DA FACEBOOK DI ABDELBAR RAOUDI
SAN DONA' DI P. - FAGAVANIN - COLUCCI - FOTO TRATTA DA FACEBOOK DI ABDELBAR RAOUDI

È partito ieri sera, con un volo di linea dall’aeroporto Marco Polo di Tessera, per Rabat, scortato dalla polizia, l'imam della moschea di San Donà di Piave, Raoudi Albdelbar, espulso dal ministro dell’interno Angelino Alfano Espulsione convalidata ieri dal Giudice di Pace di Venezia e stabilita per «grave turbamento dell'ordine pubblico e pericolo per la sicurezza nazionale e discriminazione per motivi religiosi». Il 27enne marocchino, una volta arrivato a Roma, è stato imbarcato su un altro volo diretto in Marocco.

L’imam era stato prelevato dagli agenti della Digos martedì sera e portato in Questura. Qui, guardato a vista dagli agenti della Digos, ha trascorso quasi una giornata in attesa che il Giudice di Pace si esprimesse sulla leggittimità del provvedimento del ministro dell’Interno, ieri nel tardo pomeriggio questa è arrivata e lo straniero è stato riaccompagnato nel suo Paese. Il marocchino, comunque può impugnare il provvedimento e fare ricorso.

L'imam, secondo quanto sostiene l'associazione americana Memri, che ha messo in rete un video, nel sermone di venerdì 25 luglio, avrebbe incitato all'odio contro gli ebrei. «Oh Allah», avrebbe detto tra l'altro l'imam le cui parole sono state registrate nel video reso noto dall'associazione vicina a Israele, «porta su di loro ciò che ci renderà felici. Oh Allah, contali uno a uno e uccidili fino all'ultimo. Non risparmiare uno solo di loro». Una traduzione che una parte dei musulmani contesta. Questi, infatti, sostengono che l'imam non nomina mai la parola "ebrei" e non invoca nessuno a ucciderli. Ma l'orazione è ritenuta un incitamento alla violenza da parte del ministro dell'Interno.

I musulmani, sull’episodio, si sono divisi. Da una parte c’è chi plaude all’espulsione, dall’altra c’è chi sostiene che la traduzione dall’arabo in inglese è sbagliata e viene usata per strumentalizzare le posizioni. «L'Islam è religione di pace. Via dalle moschee chi predica la morte», ha affermato Bouchaib Tanji, presidente della Federazione Islamica del Veneto, «approviamo la decisione del ministro Alfano, di espellere dall'Italia quel imam».

Silvia Layla Olivetti fondatrice del Movimento per la tutela dei diritti dei Musulmani invece dice: «Nel video la parola ebreo non viene mai pronunciata. Nei sottotitoli in inglese del sermone in arabo, il termine generico "jews" (ebrei) compare ripetutamente. Tuttavia l'imam non la pronuncia mai. L'imam si riferisce genericamente a "coloro" oppure a "quelle persone" o anche "a gente" che manca di rispetto al Creatore, le cui mani sono sporche del sangue dei profeti, dei messaggeri e degli innocenti. Il fatto che si riferisse a tutti gli ebrei è un'interpretazione di chi ha posto i sottotitoli in inglese».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGGI SUL SITO

E COMMENTA

WWW.NUOVAVENEZIA.IT

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia