Ilnor, è lotta dura contro l’ipotesi di trasferimento

Gardigiano. I sindacati hanno proclamato altre ore sciopero La richiesta alla proprietà è di ritirare subito i 25 esuberi

Altre ore di sciopero per i lavoratori della Ilnor di Gardigiano. Altre ore di agitazione per chiedere alla proprietà della fabbrica nel settore dei semilavorati in rame e leghe dello stesso materiale, Eredi Gnutti di Brescia, di ritirare i 25 esuberi, scongiurare eventuali chiusure di uffici e dare un futuro ai 132 dipendenti. Le Rsu di Fim Cisl e Fiom Cgil hanno scelto di continuare la protesta con nuove astensioni dal lavoro, mentre restano confermate quelle di lunedì durante l’incontro in Comune. Intanto l’azienda ha chiesto ai sindacati di vedersi il 7 ottobre.

Scioperi. È la parola più in voga in queste ore, dopo la notizia dei 25 esuberi, con l’idea di Ilnor di trasferire la fonderia e alcuni uffici a Brescia. Ieri ci sono state altre quattro ore di sciopero per ciascuno dei quattro turni dopo quelle dei giorni prima, con tanto di distribuzione di volantini in via Moglianese, oggi e domani, solo per i turnisti, altre due ore a braccia incrociate. Sul posto i carabinieri, ma non c’è stato alcun problema. Tutto nasce da un altro episodio che non ha fatto piacere ai sindacati: la proposta a due lavoratori di andare a lavorare proprio nella città lombarda. E temono che possa essere l’inizio di un trasferimento delle competenze di Gardigiano. «C’è il sospetto», dice Michele Tagliapietra della Rsu Fim Cisl, «che dei nostri impianti siano portati via. Ci presentino il loro piano di ristrutturazione, perché ancora non sappiamo quali siano le loro intenzioni. Vogliamo che i posti di lavoro siano garantiti». Per Giuseppe Minto di Fiom Cgil la vicenda è «inaccettabile». «Il caso di questi dipendenti» spiega «deve finire a livello nazionale».

Incontri. Mentre ieri pomeriggio sindacati e operai erano fuori dai cancelli per decidere cosa fare, è arrivata la notizia che il 7 ottobre l’azienda è disposta a sedersi attorno a un tavolo. Intanto, lunedì alle 11, Fiom Cgil e Fim Cisl saranno dal sindaco di Scorzè Mestriner per parlare del futuro dell’azienda e, se possibile, trovare un punto d’incontro che possa portare a una soluzione. Dopodomani, dalle 10 alle 12, è stato indetto un altro sciopero con presidio dei lavoratori davanti al municipio.

Politica. In questi giorni si stanno muovendo diverse forze regionali. Lo scorzetano Gabriele Michieletto, consigliere veneto della lista Zaia Presidente e Alberto Semenzato, collega della Lega, chiederanno all’assessore al lavoro, Elena Donazzan, di farsi carico della vertenza Ilnor. «Se l’azienda è sana», dicono i due, «lo si deve anche ai suoi dipendenti che vanno ascoltati e rispettati».

Alessandro Ragazzo

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