Ilaria Bramezza prima donna presidente del Casinò
VENEZIA. Come annunciato, è tornata: Ilaria Bramezza - già direttrice generale del Comune di Venezia, allora con Paolo Costa sindaco - è la nuova presidente del Casinò di Venezia. È la prima donna presidente della società comunale della casa da gioco. Giovedì - nel corso dell’assemblea dei soci - il direttore generale del Comune Marco Agostini l’ha presentata come nuovo membro del consiglio di amministrazione, dando poi indicazione al consiglio stesso per la sua nomina a presidente, che avverrà nelle prossime ore. «Una scelta assolutamente basata sul suo curriculum», si è limitato a commentare il direttore generale Agostini, che con Bramezza aveva lavorato fianco a fianco, quand’era capo di gabinetto di Paolo Costa.
L’ex city manager del Comune, dopo l’esperienza tra il 2000 e il 2005 a Ca’ Farsetti, è stata responsabile delle relazioni internazionali di Alitalia e, oggi, presidente del Consiglio di amministrazione dell'Azienda Farmacia Trevigiana. Bramezza, però, ha anche rappresentato nei mesi scorsi il colosso americano della Caesar's Palace di Las Vegas alla gara per la privatizzazione della gestione del casinò, bando poi andato deserto: ora passa dall’altra parte del tavolo.
Il commissario Zappalorto l’ha dunque preferita ad altri candidati, come l’ex presidente della casa di gioco di Campione, Giulio Di Matteo, o l’ex direttore del Personale della Casa da gioco e ex assessore Luciano de Gaspari. Una nomina, sulla carta, a breve termine quella di Ilaria Bramezza, che si è determinata dopo le dimissioni presentate da Massimo Miani, non più in sintonia con l’amministrazione sulla gestione del casinò: l’incarico per la neo presidente scadrà a fine maggio, in coincidenza con la fine naturale del Cda e le elezioni per la nuova amministrazione comunale, tanto che potrebbe essere ancora il commissario Zappalorto a scegliere anche il prossimo consiglio - nella delicatissima situazione nella quale versa il casinò, in picchiata negli incassi da anni - se le elezioni per il sindaco andassero al ballottaggio.
Difficile che Ilaria Bramezza, comunque, sia una meteora a Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Noghera, mentre è in atto una trattativa al calor bianco su una radicale rivoluzione dell’organizzazione del lavoro: aumento delle ore lavorate, riduzione dei premi di produttività, taglio delle ferie, mobilità assoluta tra i giochi, pensionamento di molti croupier più anziani (e dalle pesantissime buste paga). Resta da sciogliere il nodo sull’elezione dell’altra società, quella che gestisce i giochi e per il quale si è fatto il nome del commercialista Maurizio Interdonato, già nel collegio sindacale.
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