Il vino del Veneto orientale sta conquistando la Cina

Il mercato fa segnare un incremento del 10-12% per un valore di tre milioni Padoan (Apindustria): «Ampi margini di incremento». Piace soprattutto il rosso
Catalan Salut
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SAN DONÀ. Il vino scorre a fiumi e cresce l’export nei mercati orientali. Si parla di percentuali record, con un più 10-12 per cento di esportazioni in Cina per le aziende del Veneto orientale nel 2017 rispetto all’anno precedente. Basta fare un giro tra San Donà e il litorale per vedere quante vigne sono state piantate laddove magari crescevano pannocchie o soia. La Cina appare il mercato strategico e i produttori del Sandonatese sono pronti a cogliere le nuove opportunità.


Al convegno che si è tenuto di recente a Mestre sull’internazionalizzazione delle imprese si è parlato soprattutto della Cina. Oggi il mercato del vino esportato in oriente vale circa 3 milioni di euro l’anno in questa zona tra Sandonatese e Portogruarse. E sono soprattutto vini rossi. Il prosecco non è ancora arrivato sulle tavole cinesi che prediligono Cabernet e Merlot. Il presidente dell’Apindustria del mandamento di San Donà, Adriano Peretti, ha già incontrato tanti produttori di vini del territorio. L’ultimo report sui dati previsionali stilato da Apindustria Venezia e dal vice presidente Simone Padoan, che è uno degli esperti e componente del China Desk è chiarissimo.


Padoan sta strutturando un progetto di promozione del vino che sta oltrepassando la Grande Muraglia. E protagoniste in questo sfondamento sono proprio le imprese del Sandonatese e Portogruarese. «Ci sono margini di miglioramento», spiega, «perché oggi le nostre imprese non riescono ancora a esprimere un adeguato coordinamento negli accordi strategici con i distributori cinesi». Ma quando inizieranno ad organizzarsi e strutturarsi allora il mercato si aprirà con margini ancora superiori rispetto a quelli attuali già davvero incoraggianti.


Franco Passador, direttore di Vivo Cantine Viticoltori del Veneto orientale, che vanta importanti realtà nel Veneto orientale, ha fatto un’analisi sull’attuale situazione del mercato cinese. «Quando si guarda a nuovi mercati», aggiunge, «è sempre importante essere aggiornati non solo su ciò che accade dalla parte dei consumatori, vale a dire per il trend o le preferenze, ma anche su quello che accade dalla parte della produzione».


Alberto Nadal produttore e presidente della Fiera di Santa Lucia di Piave guarda con interesse al mercato cinese: «La penetrazione dei vini rossi in Cina iniziò già molti anni fa. Per il futuro ci sono ulteriori margini di miglioramento e le nostre imprese possono e devono credere a questo importante mercato».


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