Il vetro è rotto da oltre due mesi. I bambini del nido al freddo
MOGLIANO. Bambini dell’asilo nido al freddo perché nessuno, da due mesi, aggiusta l’abbaino rotto. In questi giorni di consistente abbassamento delle temperature stagionali c’è chi considera la situazione dell’atrio della scuola materna Lilliput ormai insostenibile. E scattano, inevitabili, le proteste dei genitori. Il fatto risale a circa due mesi fa: durante la notte alcuni vandali, forse nel tentativo di entrare nella struttura di via Berchet, avevano rotto il lucernario del tetto creando un vistoso buco. Da allora la finestra in velux non è più stata ripristinata. «Hanno coperto il lucernario solo con un po’ di nylon», commenta un papà furente «ma come è possibile?». L’intervento di fortuna non soddisfa i genitori: l’abbassamento di temperatura causato dal passaggio dell’aria è ben percepibile e finora nessuno ha fatto nulla. Ad aggravare ancor di più questa situazione c’è il fatto che il danno riguarda proprio la zona dove i piccoli bimbi si cambiano togliendosi la giacca a vento prima di entrare nelle altre aule.
Il nido Lilluput, in via Berchet, è gestito dalla società Codess Sociale, in convenzione con il Comune di Mogliano, ospita in tutto 66 bimbi tra i 9 mesi e i due anni (17 lattanti e 49 divezzi). «Vogliamo che venga risolta al più presto questa situazione», commenta Fabio Manente, uno dei genitori, «mia figlia ha quasi due anni e spero davvero che non si ammali. Mi dà troppo fastidio che in due mesi non abbiano sistemato l’abbaino rotto. Dicono che hanno fatto diverse domande e che ci vuole tempo perché si tratta di un pezzo su misura: ma perché invece di un normale pezzo di nylon non hanno utilizzato almeno un materiale isolante? Bastavano pochi euro. Mercoledì», prosegue, «mia moglie è entrata e si è accorta che la stanza era molto fredda, alzando casualmente la testa ha notato il danno. L’incuria di una struttura che ospita bambini così piccoli è inconcepibile: le maestre quando abbiamo chiesto spiegazioni ci hanno spiegato che hanno anche i water intasati e spesso dai bagni si sente un pessimo odore. Che sia la società che gestisce la struttura o il Comune, per noi non importa, l’importante è che sistemino al più presto questa situazione indecorosa. Io e gli altri genitori paghiamo una retta da 380 euro al mese, simili negligenze sono inaccettabili».
La domanda è spontanea: la responsabilità è del Comune o di Codess? Dai primi riscontri pare che la pratica per la sistemazione del lucernario sia sul tavolo dell’ufficio Istruzione del Comune di Mogliano. Da ieri, calorosamente sollecitato dai genitori dei bimbi.
Matteo Marcon
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