Il vescovo tra gli operai Ilnor «Lavoro significa pane e dignità»

Alla vigilia dell’importante incontro al Ministero dello Sviluppo economico a Roma, i circa 100 lavoratori di Ilnor Gardigiano incassano la solidarietà del vescovo di Treviso Gianfranco Agostino Gardin. Ieri il responsabile della diocesi, infatti, si è recato in via Moglianese per incontrare gli operai dello stabilimento della fabbrica metallurgica, in assemblea permanente da un paio di settimane da quando, cioè, la casa-madre Eredi Gnutti Metalli (Egm) di Brescia ha deciso di sospendere la produzione per trasferirla in Lombardia. Tutti si trovano in cassa integrazione a zero ore e chiedono ai vertici della fabbrica di ripensarci, di continuare a investire su questo sito.
«Sono situazioni di grande tristezza», ha detto monsignor Gardin, «perché una notizia così che arriva dall’oggi al domani e annuncia la perdita del lavoro è davvero drammatica. Mi metto nei panni di queste famiglie e mi auguro che ci sia chi si prende a cuore la situazione. Qui è in gioco la dignità della persona. Come ho detto agli operai, il Papa usa questa espressione: “Lavoro significa portare a casa il pane, vuol dire dare dignità alla persona”.
E chi si vuole prendere a carico della situazione è proprio il Ministero, che oggi vedrà azienda e sindacati. Presenti il sindaco Giovanni Battista Mestriner, che ha spiegato le tappe della vicenda, il suo vice Nais Marcon, il parroco di Gardigiano e Peseggia don Lino Bertollo e i rappresentanti sindacali di Fiom Cgil e Fim Cisl, che da mesi stanno seguendo la questione. Gli operai hanno consegnato al vescovo una croce. Dopo la visita la scorsa settimana dei dipendenti della Fonderia Anselmi, sena stipendio da alcuni mesi, che hanno donato 250 euro ai colleghi della Ilnor per proseguire la vertenza, ieri ne sono arrivati altri 750 stavolta da quelli dell’azienda Lafert di San Donà, produttrice di motori elettrici.
Intanto oggi la vicenda Ilnor arriverà nella Capitale. Appuntamento nel pomeriggio al Ministero dove scenderanno sindacati, Rsu e la stessa azienda. Resterà fuori la politica, che nei giorni scorsi si era schierata dalla parte dei dipendenti non solo con l’assemblea in fabbrica nove giorni fa ma anche con la riunione un Regione due giorni più tardi. Non ci saranno il sindaco Mestriner e neppure i rappresentanti di Palazzo Balbi ma il dicastero per lo Sviluppo economico cercherà di trovare una via d’uscita.
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