Il vescovo Corazza a Forlì conquista tutti

CONCORDIA. C’erano anche il sindaco di Concordia Sagittaria Claudio Odorico e alcuni ex parrocchiani, domenica a Forlì per l’ingresso ufficiale del vescovo Livio Corazza nella sua prima diocesi, quella di Forlì Bertinoro. Dal 1986 le due curie sono unite. Di fatto però don Corazza è il 77° vescovo della diocesi forlivese nella storia della Chiesa. Ad accogliere l’ex parroco di Concordia sono stati gli scout di Forlì in una piazza riempita da centinaia di persone. Monsignor Corazza si è concesso anche a un siparietto divertente. Alcuni parrocchiani infatti hanno improvvisato una partetitella di calcio per il nuovo vescovo, sapendo della passione di don Livio per questo sport. E don Corazza ha pure segnato un gol senza calzare scarpe adatte.
Sul palco il nuovo vescovo di Forlì Bertinoro, accompagnato dal sindaco Davide Drei, ha preso la parola, salutando Forlì e i romagnoli. «I miei vecchi parrocchiani di Concordia», ha evidenziato don Corazza «mi avevano avvertito che in Romagna mi sarei trovato come a casa. Ed è proprio così. Se questa è l’accoglienza di sicuro mi troverò bene». Poi c’è stata la messa di insediamento vera e propria nel duomo. Don Corazza ha quindi fatto visita alla basilica di San Mercuriale, dedicata al primo vescovo nella storia della città. Ha visitato la casa di riposo Pietro Zangheri di via Andrelini e qui ha salutato l’anziano cappellano Tito Ravaioli. Ha poi pranzato con oltre 200 persone ospiti delle mense della Caritas, ente che lui conosce molto bene.
Il vescovo Corazza è nato a Fiume Veneto 64 anni fa, ma è cresciuto a Villanova di Pordenone. È stato parroco nella sua località natale di Fiume prima di trasferirsi a Concordia nel 2011 per prendere il posto di monsignor Pierluigi Mascherin che morì in canonica a seguito di un attacco di cuore. Con la partenza di don Corazza da Concordia si apre anche il capitolo della sua successione. Il nuovo parroco verrà presentato il 3 agosto, giorno che solo a Concordia, da queste parti, è consacrato a Santo Stefano. Intanto le funzioni sacerdotali spettano a don Enrico Facca.
Rosario Padovano
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