Il vescovo apre le porte ai migranti

Monsignor Giuseppe Pellegrini a Concordia per incontrare "i ragazzi della palestra", i profughi ospitati a Portogruaro. Non si fermano gli arrivi. Nella notte alcune donne e dei bambini sono stati portati a Cona. Tensione a Eraclea dove si è recata in sopralluogo Giorgia Meloni (FdI).
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - I PROFUGHI IN CODA DAVANTI ALL'AMBULATORIO MEDICO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - I PROFUGHI IN CODA DAVANTI ALL'AMBULATORIO MEDICO

Solidarietà ed accoglienza ai migranti: questo il messaggio che arriva forte e chiaro ai cristiani dalla diocesi di Concordia-Pordenone. Lunedì mattina la diocesi ha festeggiato santo Stefano, suo patrono principale, con una grande messa nella cattedrale concordiese concelebrata dal vescovo di Pordenone monsignor Giuseppe Pellegrini e dai parroci e sacerdoti della diocesi. Tra i numerosi fedeli erano presenti anche “i ragazzi della palestra”, i migranti ospitati nella palestra dell’istituto Luzzato di Portogruaro. Oltre ai migranti cattolici, ragazzi in prevalenza provenienti dalla Nigeria e che già partecipano la domenica alla messa celebrata nella parrocchia di santa Rita a Portogruaro, era presente anche una piccola delegazione di fede musulmana.

Sale invece la tensione al residence Le Mimose di Eraclea, dove sono tuttora ospitati 150 profughi. Nel primo pomerieriggio è arrivato il deputato Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), che nei prossimi giorni presenterà un'interrogazione parlamentare sul caso Eraclea.

 In mattinata al residence si è recato il sindaco di Cona Alberto Panfilio, rispondendo all'invito dei proprietari di alcuni appartamente. "Sono solidale con i cittadini di Eraclea; stanno pagando per gli errori del Governo nella gestione dell'emergenza", sono state le sue parole. Proprio all'ex base misillistica di Cona sono state portate altre donne e bambini. "Siamo preoccupati per la convivenza nell'edificio", ha aggiunto il sindaco.

Nel corso del fine settimana sono giunti in Veneto e in parte sono ancora in fase di trasferimento 535 migranti. Lo rende noto la Prefettura di Venezia, che coordina l'attività di tutte le sedi decentrate dello Stato in regione. La Prefettura, in una nota, segnala al riguardo che «tra gli arrivi di questa notte, a Venezia, una cittadina eritrea, in condizioni di spossatezza, ha accusato un malore ed è stata prontamente ricoverata in ospedale dove si trova tuttora degente, senza che siano state diagnosticate malattie infettive». Nonostante gli arrivi di nuovi migranti, secondo la Prefettura, prosegue sul territorio provinciale lo spostamento da Eraclea (Venezia) di quelli accolti nel residence «Mimose». In quindici giorni ne sono stati trasferiti oltre cento e altri dieci lasceranno il residence oggi.

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