Il Venezia perde, contestazioni e insulti da parte dei tifosi

Calciatori e allenatore costretti a uscire in fondamenta per confrontarsi con la tifoseria organizzata. Grida e inviti alle dimissioni dell'allenatore

VENEZIA. Una giornata da dimenticare per il calcio Venezia. Allo stadio Penzo di Sant'Elena ha perso contro il Pordenone. I gol sono arrivati tutti nel secondo tempo: prima la rete di Buttignaschi (Pordenone), poi il pari con Olivera (Venezia) e infine - su rigore a tempo scaduto - la rete fatale del pordenonese Sessolo. Ma al 51° del secondo tempo c'è da registrare un rigore tirato da Zubin (Venezia) e parato dall'ultimo difensore pordenonese.

Una nuova sconfitta per il Venezia, che ha mandato su tutte le furie i tifosi. La squadra lagunare è ancora in testa nella classifica di serie D, ma a soli due punti di vantaggio sul Delta e a tre sul Legnago.

A fine partita tutte le tifoserie organizzate hanno fischiato la squadra. Poi, a suon di grida, hanno preteso e ottenuto che calciatori e allenatore Favarin uscissero in fondamenta per dialogare. Sono volati insulti all'indirizzo dell'allenatore e richieste di dimissioni immediate.

Già a gennaio la squadra era stata fatta oggetto di pesanti contestazioni da parte dei tifosi. Quella volta, a San Vito al Tagliamento, era stata chiesta la "testa" dell'allenatore Sassarini, dimesso dopo pochi giorni.

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