Il Venezia ferma il Cagliari e lo trascina in B. Salernitana salva
Tante assenze tra gli arancioneroverdi ma Crnigoj e Ampadu dominano sulla mediana. Maenpaa decisivo in due occasione. Finisce con il Penzo che canta “Serie B”
VENEZIA. Una volta si chiamava autoaffondamento. Il Venezia trascina con sè nel gorgo della Serie B un Cagliari incapace di segnare in un campo dove il Venezia incassava gol da 26 partite di fila.
Venezia col lutto al braccio in ricordo di Mario Tesconi, vice-recordman di presenze in maglia neroverde, morto sabato a 91 anni.
Tanta assenze e in attacco il tandem leggero Johnsen-Cuisance. Subito protagonista: il francese ruba palla sulla trequarti, si inventa uno splendido filtrante ma l’ex Ajax, a tu per tu con Cragno, spara sul fondo.
Il Venezia a fare la partita con Crnigoj e Ampadu dominanti in mediana. Inutile invece Johnsen come terminale offensivo.
Al 23’ anche Peretz si divora l’1-0 in contropiede. E pian piano subentrano i bassi ritmi di fine stagione.
Primo tiro in porta dei sardi al 38’. Poi Maenpaa salva su Bellanova e Rog, quindi Altare si divora il gol.
A fine tempo Pavoletti mette in mezzo, la palla danza sulla linea di porta, Svoboda in qualche modo libera l’area.
Ripresa. Bellanova al 53’ spara di destro e sfiora la traversa. Venezia che scompare e Cagliari a caccia del gol salvezza ma con troppa confusione. Bellanova apre al 66’ ma Caldara ferma Joao Pedro. Infine all’88 Ceccaroni in anticipo su Joao Pedro.
Tre fischi e lo stadio a cantare “Serie B”.
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