Il Venezia ferma il Cagliari e lo trascina in B. Salernitana salva

Tante assenze tra gli arancioneroverdi ma Crnigoj e Ampadu dominano sulla mediana. Maenpaa decisivo in due occasione. Finisce con il Penzo che canta “Serie B”

F.go.
Uno dei tanti scontri tra uno sterile Dennis Johnsen e il rossoblù Giorgio Altare
Uno dei tanti scontri tra uno sterile Dennis Johnsen e il rossoblù Giorgio Altare

VENEZIA. Una volta si chiamava autoaffondamento. Il Venezia trascina con sè nel gorgo della Serie B un Cagliari incapace di segnare in un campo dove il Venezia incassava gol da 26 partite di fila.

Venezia col lutto al braccio in ricordo di Mario Tesconi, vice-recordman di presenze in maglia neroverde, morto sabato a 91 anni.

Tanta assenze e in attacco il tandem leggero Johnsen-Cuisance. Subito protagonista: il francese ruba palla sulla trequarti, si inventa uno splendido filtrante ma l’ex Ajax, a tu per tu con Cragno, spara sul fondo.

Il Venezia a fare la partita con Crnigoj e Ampadu dominanti in mediana. Inutile invece Johnsen come terminale offensivo.

Al 23’ anche Peretz si divora l’1-0 in contropiede. E pian piano subentrano i bassi ritmi di fine stagione.

Primo tiro in porta dei sardi al 38’. Poi Maenpaa salva su Bellanova e Rog, quindi Altare si divora il gol.

A fine tempo Pavoletti mette in mezzo, la palla danza sulla linea di porta, Svoboda in qualche modo libera l’area.

Ripresa. Bellanova al 53’ spara di destro e sfiora la traversa. Venezia che scompare e Cagliari a caccia del gol salvezza ma con troppa confusione. Bellanova apre al 66’ ma Caldara ferma Joao Pedro. Infine all’88  Ceccaroni in anticipo su Joao Pedro.

Tre fischi e lo stadio a cantare “Serie B”.

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