Il veglione anticipato di “Ocio che si stappa”

MESTRE. Capodanno, ma in anticipo. Le 17 di giovedì 27 dicembre che diventano come la mezzanotte del 31 dicembre. Al PalaPlip di Mestre, in via San Donà 195, a Carpenedo, gli anziani della città hanno festeggiato il nuovo anno con il progetto “Ocio ciò”.
Sono giorni difficili questi per gli anziani soli di Mestre, intimoriti dalla violenza criminale di chi ha ucciso l’anziana Lida Pamio o hanno mandato all’ospedale, per rubare il portafogli, un anziano del centro di Mestre la mattina di Natale.
Il progetto del Comune informa, facendo divertire, gli anziani su come proteggersi da truffe e raggiri. E con “Ocio si stappa”, veglione pomeridiano, anticipato, ha permesso ai “giovani della terza età”, amici del Progetto Ocio, ciò di scambiarsi gli auguri di fine anno e di buon 2013 nel l’ultimo pomeriggio danzante dell’anno, a base di musica e informazioni contro truffe e furti.
Ad animare la festa, ancora una volta, Enzo Ferraresi, con un programma di musica dal vivo da ballare in compagnia, fino al brindisi conclusivo. Poi la foto, tutti assieme, per salutare il nuovo anno e i lettori del nostro giornale.
“Ocio che si balla” è promosso dall’Ufficio Attivazione risorse - Progetti per una Città sicura - della Direzione Politiche sociali, partecipative e dell’accoglienza del Comune di Venezia, in collaborazione con la Municipalità di Mestre Carpenedo, la cooperativa Sesterzo, e le associazioni Arcobaleno di Carpenedo e AssOcio ciò.
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