Il Vallone delle vecchie discariche multate
MALCONTENTA. Tre chilometri e mezzo di lunghezza e poco più di cento metri di larghezza, imbottiti di migliaia di metri cubi di residui tossici, pieni di metalli pesanti e altre sostanze pericolose dele produzioni del vicino Petrolchimico. Sono queste le misure del “Vallone delle discariche” che affianca via Moranzani, a Malcontenta e il Naviglio del Brenta fino a Fusina.
Il Vallone racchiude ben tre vecchie discariche: la Moranzani A e Moranzani B, e la discarica ex Solvay messe recentemente in sicurezza permanente e collegate in linea d’aria con l’area Malcontenta C (15 ettari che costeggiano la via Padana Superiore) nella quale Syndial (Eni) sta ultimando gli interventi di bonifica. Sopra le tre ex discariche del Vallone Moranzani avrebbe dovuto essere realizzata (come prevedeva l’omonimo e ormai decaduto Accordo di Programma firmato nel 2008) un’ulteriore mega-discarica per ospitare 2 milioni e mezzo di metri cubi di fanghi in1uinati (Ultra C) scavati dai canali industriali che sarebbe poi stata traformata – previo l’interramento degli elettrodotti esistenti di Terna, inseriti nel più grande progetto di razionalizzazione delle linee aeree di alta tensione tra Marghera-Dolo-Camin ripresentato per il Via al ministero dopo la bocciatura del precedente e analogo progetto – dovrebbe fare in un parco lineare, denominato Malcontenta, più grande di quello di San Giuliano, con tanto di collinetta e percorsi ciclo pedonali con vista sulla laguna. In realtà, rispetto a questa grande quantità di fanghi che doveva finire nel Vallone , ne sono stati scavati solo 300 mila metri cubi (pericolosi ma molto meno inquinanti del previsto) stoccati provvisoriamente nell’adiacente area dei 23 ettari dalla quale sono stati stornati i 20 milioni di investimenti previsti per la realizzazione di una banchina che non si farà mai. Per sistemare i 2300 mila metri cubi di fanghi stoccati provvisoriamente nei 23 ettari è in allestimento e collaudo il 1° lotto della prevista discarica.
Sulle aree Malcontenta C e Moranzani B pende anche una procedura di infrazione per la «mancata bonifica» della Commissione Europea a carico del Comune di Venezia. Quest’ultimo, insieme alla Regione Veneto hanno fatto ricorso al Tar del Veneto contro la multa per la Moranzani B, la Malcontenta C (in questo caso insieme anche alla società Syndial), senza però vincerlo, tanto che il Comune di Venezia ha scritto una lettera chiedendo un interventi della Presidenza della Repubblica per far cancellare la multa europea di quasi 2 milioni di euro.
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