Il truffatore riesce a cambiare l'assegno: impiegato mestrino con 33 mila euro in meno nel conto

L'Adico con Carlo Garofolini denuncia la vicenda: "Grave leggerezza della banca, restituiscano i soldi al nostro socio".
Uno sportello bancario
Uno sportello bancario

MESTRE. Subire una truffa da migliaia di euro fa davvero rabbia. Ma la rabbia cresce se la truffa è stata possibile per una “leggerezza” della propria banca. Sotto questo aspetto la storia di R.B., impiegato mestrino, fa riflettere. L’uomo s’è visto “sottrarre” dal proprio conto 33 mila euro da un truffatore a fronte di un assegno circolare contraffatto. La denuncia è dell'associazione consumatori Adico che segue il caso.

La vicenda risale ai primi di ottobre: R.B. trova sul sito "Subito.it" l’annuncio della vendita di un camper Knaus Sky Wave 650 MG al prezzo di 33 mila euro. L’offerta gli interessa, contatta il venditore che gli spiega che il mezzo è ad Arezzo in deposito. Dopo diverse telefonate, il venditore propone di portare il camper a Mestre. Nel frattempo, però, chiede a R.B. di inviargli la copia di un assegno circolare per dimostrargli di avere le disponibilità economiche richieste, avendo avuto brutte esperienze con altri papabili compratori. L’impiegato mestrino, dunque, si rivolge al suo istituto di credito, CheBanca, filiale di via Cappuccina. Si fa fare l’assegno circolare e invia la fotocopia. Nei giorni successivi il sedicente proprietario del camper rinvia l’appuntamento, poi sparisce e non si fa più trovare.

R.B. torna nella sua banca, riversa l’assegno e viene rassicurato sul fatto che nessuno abbia prelevato i soldi. Intanto presenta denuncia ai carabinieri per possibile truffa. Il 5 ottobre R.B. prova a prelevare tutte le sue disponibilità, compresi i 33 mila euro, ma non ci riesce. Il giorno dopo da "CheBanca" arriva la pessima notizia: l’assegno circolare da 33 mila euro è stato incassato il 27 settembre alla BpM di Milano.

A questo punto l’uomo si rivolge all’Adico per chiedere giustizia.

“Com’è possibile – chiede Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – che il truffatore sia riuscito a farsi cambiare la copia dell’assegno? Il cambio di un assegno circolare deve passare attraverso verifiche e controlli serrati, è chiaro che qui ci sono state delle gravissime leggerezze da parte della banca. Tramite il nostro ufficio legale abbiamo scritto a "CheBanca" evidenziando le loro mancanze e chiedendo la restituzione dei 33 mila euro sottratti dal truffatore. Se non otterremo risposte soddisfacenti tuteleremo gli interessi del nostro socio in tutte le sedi competenti e chiederemo anche il risarcimento per il danno subito”.

 

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