Il Tribunale ordina al Viminale di pagare 44 milioni alla Provincia
VENEZIA. Un decreto ingiuntivo ordina al ministero dell’Interno di pagare alla Provincia di Venezia 44 milioni di euro di fondi arretrati, stanziati dal 2001 al 2011 e mai erogati. Lo ha riconosciuto il Tribunale di Venezia, accogliendo un ricorso d’urgenza presentato in tal senso da Ca’Corner, riconoscendo nei fatti la piena legittimità dei crediti che la Provincia ha accumulato nel corso degli anni: ora il Viminale ha 40 giorni di tempo per pagare o - più probabilmente - per ricorrere, incardinando un ricorso civile ordinario.
Questo avviene proprio nel momento in cui il Governo annuncia un ulteriore taglio ai fondi delle Province per altri 500 milioni di euro, la chiusura di circa il 50% degli enti provinciali in Italia – che dovrebbero passare da 109 a 54 - e la trasformazione della provincia di Venezia in città metropolitana, insieme ad altre nove, già dal primo gennaio 2014.
«Oggi siamo in guerra con lo Stato, commenta la presidente Zaccariotto, «e questa è una vittoria importante a nostro favore, conquistata con onore sul campo di battaglia. E’ anche l’amara costatazione che con questo Governo, per avere riconosciuti i propri diritti, bisogna adire per vie legali, aumentando a dismisura il lavoro già oneroso dei tribunali. Per arrivare ad ottenere quello che ci spetta, dobbiamo difenderci in giudizio; parimenti per ottenere il riconoscimento della nostra esistenza, sancita dalla Costituzione, la regione del Veneto ha dovuto fare ricorso alla corte costituzionale. Tutto questo è frutto dell’arroganza di questo governo, che dietro la facciata del suo essere “solo tecnico”, fa scelte gravissime sul piano politico, sulle spalle dei cittadini. Non ho paura di dire con forza che mentre il professor Monti ha solo l’imprimatur del presidente Napolitano, gli amministratori delle Province che il premier vorrebbe mandare tutti a casa sono stati scelti, votati dai cittadini in piena democrazia». (r.d.r.)
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