Il trasporto pubblico locale è salvo
CHIOGGIA. Linea 80 al capolinea e un piano di rientro per il deficit di 900.000 euro per il trasporto pubblico locale. Con il 31 dicembre scade il termine per la messa a gara del 10% del sistema di trasporto. Per la linea 80 è stata ormai deliberata la privatizzazione, anche se il sindaco Giuseppe Casson ancora crede che ci siano margini per un intervento ministeriale che congeli le cose in attesa dell’insediamento della Città metropolitana, per il trasporto locale Comune e Actv hanno deciso di mantenere il subaffido delle linee delle frazioni e di mettere in atto una serie di strategie per ridurre il buco cronico nel 2015.
Trasporto locale in rosso. «Da settimane parliamo della linea 80», sostiene il consigliere della Lega, Marco Dolfin, «ma la giunta si è dimenticata di decidere cosa fare del trasporto locale che è di propria competenza. Come organizzare la gestione “in house” accordata con Actv le cui linee vanno indicate entro il 31 dicembre. Non ci sono delibere di giunta e non ci sono capitoli di spesa in bilancio su questo». Sulla gestione del trasporto locale pesa ogni anno un buco di 900.000 euro che Actv, con una lettera del maggio 2013, ha spiegato di non poter più sopportare chiedendo all’amministrazione di attuare strategie per il contenimento pena la chiusura del servizio».
Servizio salvo. Il sindaco Giuseppe Casson spiega che quello che andava fatto è già stato fatto. «Giunta e Consiglio», precisa, «hanno deliberato a fine 2013 gli atti con i quali si decideva di mantenere la gestione “in house” per il tramite di Actv mettendo a gara il 10% come prevede la legge. Il tutto è stato sottoposto all’ente di governo che, nell’assemblea del 15 dicembre, ha ratificato i nostri atti. Il termine del 31 dicembre è stato quindi rispettato».
Piano di rientro. Negli ultimi incontri tra Actv, Comune e sindacati è stato poi concordato un piano di rientro per ridurre il deficit di 900.000 euro che sarà poi definito e attuato nel corso del 2015. In base al piano ciascuna delle tre parti dovrebbe fare uno sforzo straordinario per aumentare la redditività del trasporto urbano: 300.000 euro dovrebbero arrivare con turn over, posizionamenti, recupero turni, prepensionamenti dei lavoratori, 300.000 euro con la valorizzazione degli edifici comunali usati come autorimessa e 300.000 euro con la razionalizzazione del servizio.
Linea 80 verso la privatizzazione. La Provincia ha ormai deliberato la messa a gara, ma il sindaco ritiene ci siano ancora margini per una soluzione politica. «Non lascerò nulla di intentato», spiega Casson, «a metà gennaio dovrei incontrare il ministro Lupi. Basterebbe un suo provvedimento che precisasse, anche dopo il 31 dicembre, i limiti di azione della Provincia e la necessità che decisioni politicamente rilevanti siano prese dall’istituenda Città metropolitana, legittimata politicamente a farlo».
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