Il tram riprende a correre ma è ancora sotto esame
Hanno tirato un sospiro di sollievo i passeggeri che ieri mattina contavano di salire sul tram per andare al lavoro. Dopo lo stop di mercoledì pomeriggio, il “siluro rosso” ha ripreso a correre regolarmente alle 6 del mattino, dopo che i tecnici hanno lavorato senza sosta per venire a capo del guaio. Così com’era apparso in un primo momento, si è trattato di un guasto al sistema elettrico di media e bassa tensione che alimenta la linea elettrica di contatto e che ha creato una dispersione nelle sottostazioni 4 e 5 posizionate a San Giuliano e sul ponte della Libertà. In sostanza il cavo in questione ha generato una dispersione che faceva saltare il salvavita, ossia il dispositivo di sicurezza che toglie corrente alla tratta.
«Stiamo cercando di capire cosa sia accaduto», ha commentato il direttore generale di Avm, Giovanni Seno, «quale giunto abbia causato la dispersione e il calo di tensione, i tecnici sono attualmente al lavoro». Sta di fatto che quello di mercoledì è il fermo numero 167, per la tramvia di Mestre si tratta dell'ennesimo intoppo che pregiudica la regolarità delle corse e manda su tutte le furie i pendolari che ritengono ben poco affidabile il servizio offerto dal “siluro rosso veneziano”, che procede a singhiozzo.
«La struttura è delicata, la tecnologia complessa e innovativa», commenta l’amministratore unico di Pmv, Flavio Zanchettin, «il problema vero è che quella che doveva essere una fisiologica messa in servizio di routine, sta rivelando che ci sono punti critici sistematici più grossi e importanti. Mercoledì abbiamo convocato formalmente tutti i componenti delle tre commissioni di collaudo. È necessario che si ripercorra il filo delle cinquanta interruzioni infrastrutturali per dare un’interpretazione corretta dello stato di salute delle infrastrutture e chiarire se ci sono lavori malfatti prima di chiudere la partita con le imprese che lo hanno realizzato. Ci sono state ispezioni che hanno rilevato punti delicati, stiamo organizzando una sistematica ispezione di ogni cosa per controllare la qualità di quanto messo in opera. Da lunedì le commissioni hanno in calendario una full immersion di controlli che richiederà del tempo». «Le commissioni di collaudo lavorano», precisa Seno, «i controlli non attengono ai disservizi, ma sono connaturali alla fase di collaudo».
«Più passano i giorni più aumentano i problemi», commenta l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, «la situazione è difficile. Vedremo sulla base dei controlli in programma cosa emerge, quello che posso dire, è che ho chiesto relazioni dettagliate che ho promesso al sindaco».
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