Il tram riparte, ma cresce la polemica
Il tram da oggi riprende a viaggiare. Ieri sera dalle 19 le prime corse di prova ma da oggi il sistema tranviario torna in funzione dopo due giorni e mezzo di blocco, iniziati lunedì alle 13 e che hanno provocato una ondata di lamentele e proteste a Mestre. Ieri pomeriggio, da Pmv e Actv è arrivata la notizia della ripresa delle corse da oggi.
Le giornate di martedì e di ieri hanno visto il tram in deposito e, lungo il tracciato di rotaie, al lavoro si è messa una ditta specializzata esterna, la Sinergo, chiamata ad effettuare una serie di verifiche a tappeto su tutte le sottostazioni elettriche, comprese quelle non ancora consegnate a Pmv (le stazioni 6 e 7 di Marghera).
«Le operazioni si sono concluse nel pomeriggio odierno (ieri, ndr) e hanno consentito di intervenire su alcuni componenti parzialmente danneggiati in occasione degli ultimi accadimenti e di affinare ulteriormente i sistemi di diagnostica», spiega una nota di Pmv e Actv. A quanto è stato possibile capire i cali di tensione, verificatisi lunedì mattina dopo il temporale di domenica notte, con ben 5 fermi alle corse del tram, sono stati causati da due componenti che si sono rotti all’interno delle sottostazioni 1 e 2. Si tratta delle sottostazioni vecchie, realizzate per la prima linea del tram da Favaro a Mestre. Cabine grandi come casette piene di cavi e quadri elettrici. Due componenti rotti provocavano dei buchi nel sistema elettrico, bloccando le corse del tram in particolari eventi, come dopo episodi di maltempo o dopo alcuni cali di tensione sulla linea di Enel. I controlli eseguiti con l’inchiesta indipendente hanno permesso di scoprire la causa e di intervenire. «Pmv e Actv si riservano, a maggior garanzia di continuità e regolarità del servizio, di effettuare ulteriori verifiche indipendenti tramite tecnici specializzati anche su altre parti del sistema non ancora consegnate a Pmv e Actv», dice il comunicato. Oggi è previsto uno specifico incontro concordato con Enel che sta collaborando per potenziare la linea elettrica, dopo il blocco dello scorso 21 agosto e le polemiche sulle responsabilità del guasto nella sottostazione 3 di viale San Marco.
Ultima novità è l’annuncio che domani in città arriva la commissione di sicurezza ministeriale che deve valutare che tutto sia a posto (documentazioni presentate dall’Ati e prove tecniche di pre esercizio) per dare il via alle corse del tram fino al Panorama di Mestre. Quando? Per ora non si forniscono date, per scaramanzia e per paura di altri intoppi. L’ultima data indicata, dopo i continui rinvii che hanno contraddistinto i primi otto mesi di quest’anno, resta per ora quella del 15 settembre. Ma la polemica in città sul tram che si ferma è tutt’altro che sopita dalle novità di ieri. Vogliono vederci chiaro i sindacati e la Municipalità, protestano i partiti, si lamentano i cittadini. Ieri in piazzale Cialdini all’arrivo dei bus sostitutivi, tante le lamentele. «Sono più le volte che il tram è fermo di quelle in cui lo vediamo correre», dice un anziano. «Soldi buttati via», dice un altro, «meglio investire nei bus a metano». E sui social network ci si sfoga e si contesta un mezzo di trasporto che seppur moderno e bello, si rivela ancora fragile.
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