Il tram nell’uovo di Pasqua Mestre e Marghera riunite
Un autista d’eccezione ieri per il tram che ha raggiunto dal sottopasso, tra Mestre e Marghera, la piazza Sant’Antonio di Marghera. A condurre il mezzo nei primi cento metri è stato il sindaco Giorgio Orsoni andato poi ad incontrare i cittadini di Marghera per l’assemblea organizzata dalla Municipalità, per informare sul prossimo arrivo del tram.
Date certe ancora non ci sono ma Pmv e Comune confidano di avviare le corse da Favaro fino al Panorama subito dopo Pasqua, allungando il percorso della linea T1 e portandolo a dieci chilometri. In 37 minuti si andrà da Favaro al Panorama; da piazzale Cialdini ci vorranno 20 minuti. «Andiamo a sanare la frattura causata dalla ferrovia e riuniamo Mestre con Marghera», ha detto il sindaco. L’arrivo del sindaco in tram a piazza Sant’Antonio è stato a sorpresa, tra lo stupore di qualche passante, e senza clamore. Del resto alle corse di prova il tram ha abituato tutti in questi mesi. Marghera risponde con cittadini attenti soprattutto ai fatti. Nessuna contestazione al teatro Aurora, che via via si riempie, ma tanta voglia di capire e avere informazioni certe.
«È emozionante trovarsi nella cabina del tram, un mezzo moderno che unisce finalmente due parti importanti della terraferma e che migliora la mobilità di una città che primeggia per innovazione e questo è confermato anche dal grande lavoro fatto sui sottoservizi con i cantieri del tram», ha detto Orsoni. All’Aurora lo attendevano circa 300 persone. Con lui c’erano il presidente della Municipalità Flavio Dal Corso, che ha spiegato la “rivoluzione” tramviaria, che tocca viabilità, mercato e commercio, corse dei bus, gli assessori Ugo Bergamo e Carla Rey, l’amministratore Antonio Stifanelli, Elio Zaggia di Actv (presente anche il presidente di Avm, Giovanni Seno) e l’ingegnere Andrea Ruggero della Mobilità.
I lavori, praticamente completati, prevedono ora corse di prova e verifiche su linea e tracciato fino al prossimo 15 aprile, data indicata da Stifanelli come quella per l’invio alla commissione ministeriale Ustif della dichiarazione di fine lavori. Poi dipenderà dalle decisioni dei commissari i tempi del pre-esercizio, anticamera del via alle corse. «Speriamo di avviare l’esercizio subito dopo Pasqua, o nella peggiore delle ipotesi, entro le prime due settimane di maggio», dice Stifanelli.
Cambia collocazione il mercato, che si sposta verso piazza Sant’Antonio. Cambia anche la viabilità con un tram che viaggerà, a differenza di Mestre, per la maggior parte in corsia riservata e con semafori (da 16 sono scesi a otto). Linee del trasporto pubblico modificate ma non troppo: la 6 barrata (Venezia Panorama) lascia il posto alla 6L con capolinea in piazzale Concordia. Modifiche alle linee 13, 15, 16, restano invariate le linee 6 e 3. Le fermate del centro di Marghera diventano dei piccoli interscambi in cui gli utenti potranno scegliere se prendere il tram o il bus.
I collegamenti con Venezia continuano ad essere assicurati dai bus, in attesa - come ha spiegato l’assessore Bergamo - che prenda corpo la linea aggiuntiva Giovannacci-Pili, abbozzata con il Palais Lumière: «Stiamo lavorando alla linea per San Basilio e non abbiamo abbandonato l’idea di una corsa B fino ai Pili per i collegamenti Marghera-Venezia, così come pensiamo a come finanziare l’arrivo del tram all’ospedale di Mestre».
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