Il tragico delirio che uccise il maresciallo Savino Sinisi

La targa dedicata a Savino Sinisi
La targa dedicata a Savino Sinisi
09.01.1980

SAVINO SINISI
Deceduto

LUOGO: Venezia - Calle Gregolina


Sono circa le 17 dell’8 gennaio 1980, il Maresciallo Savino Sinisi, Comandante della Squadra di Polizia Giudiziaria del 1° Distretto di Polizia (attualmente sede del Commissariato San Marco) della Questura di Venezia, sta facendo rientro in ufficio, quando, giunto in Calle Gregolina, a pochi passi dal Distretto, viene aggredito da un folle che lo attacca alle spalle, sferrandogli alla testa numerosi colpi con una mazza costituita da un grosso bastone di legno dalle dimensioni di un mattarello da cucina in parte incastrato e rivestito da un tubo metallico. Il Maresciallo crolla sul selciato senza poter nemmeno reagire, mentre l’aggressore continua a sferrargli colpi terribili al cranio, sino a chè viene bloccato da un commesso di un negozio vicino che aveva udito le grida e poi da altri commercianti e passanti i quali lo consegnano agli Agenti del vicino Distretto.


Intanto Sinisi, che aveva perso conoscenza, viene trasportato d’urgenza all’ospedale civile di Venezia dove il figlio maggiore, laureando in Medicina, svolge il proprio praticantato. Di fronte alle condizioni terribili della vittima, i sanitari di Venezia decidono il suo trasporto al Policlinico di Padova, dove l’equipe di neurochirurgia tenta una disperata quanto inutile operazione. Alle 10.10 del giorno successivo, senza avere mai ripreso conoscenza, il Maresciallo Sinisi muore, a 55 anni, lasciando la moglie e due figli. Il suo assassino, un uomo di 79 anni, definito dalle cronache dell’epoca come di forza erculea, aveva scontato trent’anni per un altro efferato delitto. Ex gondoliere, nel 1947 insieme ad un complice aveva ucciso a colpi d’ascia una donna, a scopo di rapina, smembrandone il corpo e poi gettando i resti in laguna dalla propria gondola. Arrestato dalla Polizia era rimasto in un manicomio criminale sino al 1972, venendo quindi ammesso alla firma del registro dei sorvegliati speciali presso il 1° Distretto di Polizia. L’ex gondoliere si era convinto erroneamente che il Maresciallo Sinisi fosse uno di coloro che lo avevano arrestato nel 1947 ed ossessionato dalla smania di vendetta, aveva deciso di assassinarlo. Il Maresciallo Savino Sinisi era uno dei più apprezzati e stimati poliziotti della Questura di Venezia.


Il 22 novembre 2010 è stata scoperta una targa alla sua memoria in Calle Gregolina, nel luogo della tragica aggressione.
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